Roma, 3 nov. (Labitalia) – “La campagna si colloca tra le iniziative previste nell’ambito del protocollo sottoscritto il 31 luglio 2020 – con durata triennale – tra Inail e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. L’idea di realizzare questa campagna nasce da questo dato: la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata rappresentano il 39% delle cause di incidenti. Da qui l’obiettivo di generare una maggiore sensibilizzazione sui rischi connessi alla professione dell’autotrasporto di merci, derivanti dalla circolazione stradale”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, commentando la campagna nazionale di comunicazione congiunta Inail e ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili lanciata oggi.
“Esortare – sottolinea – a percorrere ‘la strada della sicurezza’ diventa un messaggio di particolare rilevanza per aumentare la consapevolezza tra i lavoratori dei rischi che si corrono in un settore caratterizzato da elevata incidentalità, promuovere comportamenti corretti per la tutela della salute, porre l’accento sull’importanza della prevenzione e diffondere la cultura della sicurezza stradale”.
“Purtroppo – sostiene – le statistiche confermano un fenomeno in drammatica espansione, non degno di un Paese civile nel quale l’iniziativa economica dovrebbe necessariamente avvenire in accordo con le ragioni di tutela della sicurezza e della dignità umana. Le norme da sole non bastano. Serve un massiccio intervento culturale”. “Rimango fortemente convinto – sottolinea – che la cultura della prevenzione debba essere diffusa in modo pervasivo, a partire dal mondo della scuola e che la sicurezza diventi un elemento essenziale della crescita dei giovani. Dobbiamo dunque lavorare sinergicamente per rafforzare le attività di informazione, formazione intesa come un percorso educativo fondamentale, ricerca, consulenza e sostegno alle imprese”.
Per contrastare il fenomeno degli infortuni l’Inail punta anche sulla formazione. “Con il recente Avviso pubblico – spiega il presidente dell’Inail Franco Bettoni – finalizzato a sostenere la realizzazione ed erogazione di interventi formativi in materia, sono stati stanziati circa 14 milioni di euro. Il ventaglio dei temi oggetto della formazione è molto ampio e comprende per esempio l’analisi degli infortuni e dei quasi incidenti; la riorganizzazione dei processi produttivi legata alla trasformazione digitale; la conoscenza e gestione dei nuovi dispositivi e delle tecnologie digitali abilitanti; l’analisi dei rischi psicosociali e delle relative strategie di prevenzione”.
“Le domande di finanziamento – ricorda – che devono riguardare interventi di formazione di importo compresi tra 20mila e 140mila euro potranno essere presentate, singolarmente o in aggregazione, da soggetti formatori già accreditati nella Regione in cui svolgeranno il progetto formativo; organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori già rappresentate a livello nazionale nella commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza; gli organismi paritetici; i collegi professionali solo per i propri iscritti”.
“In questo modo – avverte il presidente Bettoni – l’Inail intende promuovere una formazione ‘congiunta’ delle diverse figure professionali della prevenzione – rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, territoriali e di sito produttivo, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione e dei lavoratori, per incoraggiare un sistema della prevenzione partecipativo ed efficiente”.
“Il prossimo 16 novembre – annuncia — è programmato il cosiddetto ‘Click day’ del bando Isi 2021, per mezzo del quale le imprese potranno inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo utilizzando il proprio codice identificativo”. “Lo strumento degli incentivi Isi – sottolinea – rappresenta ormai una leva di intervento strutturata, attraverso la quale il nostro Istituto promuove e incentiva l’impegno virtuoso delle aziende che scelgono di puntare sulla sicurezza, non limitandosi agli interventi imposti dalle norme. In questo modo si rafforza dunque la funzione ausiliativa di supporto a quelle imprese che considerano l’investimento in prevenzione non solo un obbligo normativo e morale, ma un importante ritorno in termini economici, sociali, di competitività e di benessere organizzativo. Va senza dubbio potenziato e in questo periodo stiamo lavorando alla prossima edizione mirando ad uno stanziamento consistente”.
“La ricerca, lo studio, la tecnologia – osserva – sono di vitale importanza per il contrasto agli infortuni e alle malattie professionali e consentono un’analisi approfondita di tradizionali e nuovi rischi. L’Istituto quindi porta avanti un’intensa attività nel campo della sensoristica, nanotecnologie, robotica, chirurgia bionica e interazione macchina/uomo operando in una logica di rete. La condivisione delle conoscenze è, infatti, ormai una metodologia consolidata ed efficace di Inail e si fonda sui criteri di compartecipazione, transfer tecnologico e azione sinergica”.
“Nell’ambito del Pnrr – ricorda – prosegue l’impegno dell’Inail per la promozione di iniziative congiunte con grandi realtà d’impresa italiane, sempre con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione, anche mediante la sperimentazione di soluzioni innovative ad alto valore tecnologico. Sono stati già sottoscritti protocolli con Ferrovie dello Stato, Aeroporti di Roma, Autostrade per l’Italia mentre il prossimo 15 novembre sarà siglato l’accordo con Enel”.
“Il 25 e il 26 novembre a Roma, negli spazi del Gazometro, Inail – precisa – organizza la prima edizione del Forum della ricerca. Saranno giornate di approfondimento e divulgazione dei progetti di ricerca in materia di salute e sicurezza sul lavoro promossi dall’Istituto in collaborazione con partner strategici”.