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Inchiesta: “Vittime trovate fuori dalle loro cabine”
Porticello (Palermo), 22 ago. (dall’inviata Elvira Terranova) – Intrappolati come topi, mentre il veliero imbarcava acqua, i passeggeri hanno cercato delle vie di fuga, raggiungendo il lato opposto della imbarcazione in cui si trovavano. Ma l’acqua aveva già raggiunto le camere e cinque di loro sono stati trovati in quella direzione, non nelle proprie camere. Ma sul lato opposto. Proprio mentre tentavano di salvarsi. E’ quanto emerge, come apprende l’Adnkronos, dalle testimonianze rese alla Procura di Termini Imerese (Palermo) di chi è rimasto vivo, ma soprattutto, dalle piante della barca. Cinque delle vittime sono state trovate nelle camere diverse da quelle indicate dai superstiti. La Procura, guidata da Ambrogio Cartosio, indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colposi, al momento senza indagati. Le sei vittime finora recuperate non erano nelle camere indicate dai superstiti, almeno non tutti. Ma nelle parte opposta.
Un altro elemento nuovo che emerge dall’inchiesta è che l’imbarcazione sarebbe affondata di prua. Poi, lentamente si è ribaltata sul fianco destro. Anche questo emerge dalle testimonianze. E nella zona della prua c’erano le camere dell’equipaggio. Dal racconto dei testimoni, tra cui anche il comandante della barca a vela Sir Robert Baden Powell, Karsten Borner, e i passeggeri a bordo, intervenuti durante la tesmpesta di acqua, e dai superstiti. I magistrati hanno ascoltato in questi giorni i 15 superstiti del naufragio, tra cui Angela Bacares, 57 anni, la moglie del magnate britannico Mike Lynch, ritrovato questa mattina senza vita nello scafo. La donna ha raccontato agli inquirenti che ha rivelato che il primo segnale della tempesta arrivata in pochi istanti e che ha affondato la lussuosa barca a vela Bayesian poco prima delle 5 di questa mattina è stata una “leggera inclinazione” che l’ha svegliata. Bacares si è recata subito nella parte superiore della imbarcazione. Forse è stata questa la sua salvezza.
Ecco gli altri superstiti: James Emsilie, 35 anni con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno, Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, il comandante della nave; Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese così come Matthew Fletcher, 41 anni; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, nato in Sud Africa di 20 anni e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Katja Chicken, 22 anni, tedesca.
L’imbarcazione britannica si trova adesso sul fondale appoggiata sul fianco destro. In questi giorni i sommozzatori che continuano a scendere in profondità, sono 27 in tutto solo quelli dei Vigili del fuoco, hanno potuto ispezionare lo scafo anche dall’esterno. E quello che emerge è che è quasi intatto, quindi non avrebbe sbattuto contro scogli o altri ostacoli.
Intanto continuano le ricerche della 18enne Hannah Lynch, la figlia minore del magnate. “Le operazioni di ricerca sono estremamente difficili”, continua a dire chi ha raggiunto lo scafo. “Operano a 50 metri di profondità e possono stare non più di 12 minuti ciascuno”. Viene ribadito più volte che in questi giorni “ci sono le migliori professionalità sul posto, dalla Guardia costiera ai Vigili del fuoco”. Sono sei le stanze e i sommozzatori hanno raggiunto tutte le camere. “Si sta cercando la ragazza che potrebbe essere intrappolata in una camera e coperta da suppellettili e da materassi galleggianti”, dicono. Anche se non è escluso che la ragazza potrebbe essere stata sbattuta fuori dalla nave durante il naufragio. Al momento sono solo ipotesi.
Come resta ancora in piedi l’ipotesi dell’errore umano, in particolare del portellone lasciato aperto dall’equipaggio. L’ipotesi è quella che un boccaporto del ponte superiore sia stato lasciato aperto, con la deriva mobile in posizione alzata, l’errato posizionamento dell’imbarcazione e un ritardo nell’attivazione del sistema automatico che sigilla la nave in caso di pericolo. La magistratura sta lavorando in silenzio. Quello che emerge è che fino ad ora non sono stati emessi avvisi di garanzia, anche se fino ad oggi non risultano indagati, ma la situazione potrebbe cambiare già nelle prossime ore e secondo indiscrezioni il primo nella lista dovrebbe essere il capitano della barca. Nei prossimi giorni il Procuratore capo Ambrogio Cartosio dovrebbe fare una conferenza stampa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA