Unione Cattolica smentisce alleanze o appoggi all’aggregazione politica capitanata da Carlo Giovanardi
Roma, 16 settembre 2022 – “Le elezioni politiche del 25 settembre sono la piú triste ed angosciosa espressione del nostro tempo. Infatti, si evidenzia chiaramente che i candidati dei vari schieramenti sono scelti sulla scorta della loro predisposizione al servilismo, all’essere accomodanti, devoti e fedeli ai propri leader. Difatti, i singoli partiti scelgono i propri parlamentari tenendo conto del vincolo parentale ed amicale o per riconoscenza, ossia per restituire favori ottenuti in passato, con l’aggravante che le coalizioni medesime hanno come unico collante il potere, non essendoci univocitá ed unitarietà per quanto attiene i programmi, sia inerenti la politica economica, sia inerenti la politica internazionale” ha dichiarato Ivano Tonoli, Segretario del Partito Unione Cattolica e Presidente del Movimento Primo Polo, il quale ha aggiunto: “L’ elettore non conosce i candidati e, per tale ragione, preferisce non votare, nutrendo sentimenti di disgusto. La conseguenza sarà che il 25 settembre vedrà vincere l’astensione, che raggiungerà circa il 40%..
Mi preme smentire sonoramente alcuni giornali, i quali attribuiscono al partito Unione Cattolica alleanze o appoggi all’aggregazione politica capitanata da Carlo Giovanardi. Abbiamo ravvisato, invece, l’esistenza di alcune opportunitá per rappresentare al meglio i cattolici, sulla scorta delle indicazioni scaturenti dalla filosofia del Segretario di Stato, Cardinale Parolin, secondo il quale i cattolici, per la loro storia e per i contenuti delle loro proposte, sono in grado di dare risposte effettive ed efficaci ai problemi del Paese ed anche al modo di considerare la vita politica.
Il nostro partito Unione Cattolica è ben consapevole del fatto che il sistema politico attuale si fonda sull ‘esercizio della supremazia del mero potere e degli interessi economici ad esso connessi e, proprio per tale motivo, è autoreferenziale ed invalicabile. Il Cardinale Parolin sostiene, inoltre, che i cattolici dovrebbero assumere una posizione più autonoma rispetto agli altri politici.
Assistiamo, inermi e disarmati, ad un continuo processo di trasformismi programmatici e ad un progressivo offuscamento della Dottrina Sociale della Chiesa, utilizzata, per quanto attiene alcuni temi, dal leader politico di turno al fine di ottenere voti, ma, in realtà, osteggiata e ostacolata dalla totalitá dei partiti politici.
Noi siamo convinti che la Dottrina Sociale della Chiesa sia l’unica speranza perché viva una societá sana in grado di realizzare il benessere collettivo, in quanto è sorretta da principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa Cattolica relativamente ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo, affinché si realizzi uno sviluppo economico e sociale armonioso, sorretto dalla solidarietà e dalla sussidiarietà, per il raggiungimento del bene comune. Ciò è possibile, combattendo, con fede ed integrità morale, le disuguaglianze ed ogni forma di povertà e di discriminazione, concertando ed applicando normative che tutelino la dignità della persona e dei propri diritti, in contrapposizione ad una visione politica fondata sui personalismi, che disgregano la societá, nonchè i valori profondi che regolano la comunità e la pacifica convivenza tra individui.
Al riguardo è doveroso soffermarsi sulle parole del nostro meraviglioso Papa Francesco, il quale ha affermato che Gesù attirava una folla numerosa e non si comportava da astuto leader manipolatore, come si può osservare attualmente, specialmente in questi momenti di crisi personale e sociale, in cui siamo più esposti a sentimenti di rabbia o siamo impauriti da qualcosa che minaccia il nostro futuro. Quando si diventa più vulnerabili è possibile che, sull’onda dell’emozione, ci affidiamo a chi, con destrezza e furbizia, sa cavalcare la situazione dolorosa in cui versiamo. Qualcuno si presenta promettendoci di essere il ‘salvatore’, colui che risolverà i problemi, mentre in realtà vuole accrescere unicamente il proprio potere”.
“Unione Cattolica invita tutti gli italiani a votare. D’altronde, è consapevole che l’astensione altissima delle prossime elezioni deriva dalla impresentabilità degli attuali politici che non intendono porsi al servizio dei cittadini con programmi realistici e realizzabili, ma per celebrare e glorificare il potere e le loro ambizioni personali” ha aggiunto il Presidente del Partito Unione Cattolica,, il Professore Erminio Brambilla, il quale ha sottolineato: “Unione Cattolica, ben presto, delineerá i contenuti del proprio programma, finalizzato alla rinascita economica e sociale del nostro Paese, ispirandosi agli insegnamenti del Vangelo, ma anche sorretta dalla convinzione che, in Italia, debba vincere il merito, la legalità e la competenza, in grado di risolvere ogni problematica, inerente all’autonomia finanziaria, economica alimentare ed energetica, isolando i furbi, i corrotti e i truffatori, ora protagonisti nel tessuto lavorativo, imprenditoriale ed Istituzionale, a tutti i livelli ed in ogni settore.
Concludo citando, al riguardo, l’auspicio del Presidente della Cei, Cardinale Matteo Zuppi, secondo il quale l’Italia deve credere nel proprio futuro e la politica deve realizzare tale grande idealità, con la stessa passione e con lo stesso senso di interesse nazionale ed europeo che animò quella generazione che rese fiorente il nostro Paese”.