Roma, 30 lug Per Azione non vige l’obbligo di raccolta delle firme per presentare il proprio simbolo alle elezioni del prossimo 25 settembre. Come spiegano fonti del partito di Carlo Calenda, Azione rientra nel novero dei partiti esentati così come previsto dalla legge, vantando un europarlamentare (Calenda stesso) eletto alle ultime europee.
Nel dettaglio Calenda venne eletto nel 2019 a Strasburgo con il simbolo di ‘Siamo europei’, che però è lo stesso soggetto giuridico di Azione. Nessun problema sul fronte firme anche per +Europa, indipendentemente dal rapporto federativo stretto con Azione: anche il partito di Emma Bonino gode dell’esenzione delle firme avendo un deputato, Alessandro Fusacchia, eletto nella circoscrizione Estero con la lista +Europa.
E’ stato lo stesso Calenda, stamattina, a suggerire un surplus di attenzione sulla questione firme: “Controllate meglio”, ha scritto telegraficamente su Twitter. Sulle presunte tensioni con +Europa sulle alleanze elettorali legate proprio a questo problema, invece, è stato Benedetto Della Vedova a chiarire: “Anche per smentire alcune ipotesi stampa, pure di oggi: + Europa ha stretto patto federativo con Azione a gennaio 2022. Prossimi giorni decideremo come andare a elezioni. Naturalmente ci presenteremo insieme, senza ombra di dubbio, sotto insegne federazione +Europa/Azione”, si legge in un Tweet del segretario di +Europa.