Roma, 5 ago I cinque voti ostili al Recovery e al Pnrr in Parlamento e a Strasburgo “semmai erano posizioni di eccessiva pignoleria. Non furono voti contrari, ma astensioni. C’era la preoccupazione che gli Stati non riuscissero poi a rispettare i vari parametri europei, non a caso alcuni di quei requisiti sono stati poi corretti. Quando si è passati al merito Fratelli d’Italia ha sempre votato a favore”. Lo dice Guido Crosetto a ‘Repubblica’.
“Premesso che io parlo per me, e non come dirigente di Fratelli d’Italia. Credo che a nessun partito del centrodestra venga in mente di rinunciare ad investire una cifra che vale il 2 per cento annuo del Pil, per 5 anni”, spiega Crosetto. FdI rimane un partito euroscettico? “No, ci sono due Europa: quella del Pnrr e quella che strangolò la Grecia. La prima, quella che sa fare comunità, ci piace, la seconda no”, risponde Crosetto.
“In autunno avremo la necessità di affrontare una grande emergenza economica e sociale. E la barra dritta si tiene anche sapendo che avremo necessità di aiuto dal contesto europeo e internazionale nel quale l’Italia è collocata”, sottolinea Crosetto.