Roma, 28 nov. Intensificare gli sforzi per il contrasto ai cambiamenti climatici, ma anche rafforzare l’impegno a sostegno del continente africano, al quale l’Italia destinerà gran parte del suo Fondo per il clima. Questa la ‘mission’ che la premier Giorgia Meloni confermerà in occasione della Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre. La presidente del Consiglio prenderà parte alla sessione ad alto livello del summit, che avrà luogo l’1 e il 2 dicembre e che vedrà la più alta partecipazione di capi di Stato e di governo mai registrata in una ‘Cop’ (circa 150 i leader attesi): numeri che certificano il successo diplomatico del presidente emiratino Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Confermata l’assenza al vertice del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che sarà sostituito dall’inviato americano per il clima John Kerry.
L’1 dicembre Meloni parteciperà all’apertura dei lavori, con annessa foto di famiglia in compagnia degli altri leader. Poi prenderà la parola nell’ambito di due eventi: uno dedicato ai sistemi alimentari e un altro sull’adattamento ai cambiamenti climatici. In questa sede l’inquilina di Palazzo Chigi ribadirà la posizione dell’Italia sulle politiche di sostegno all’Africa. La sera dell’1 dicembre sarà all’insegna della musica lirica: il Teatro alla Scala si trasferirà per l’occasione a Dubai, dove terrà un concerto di arie italiane – l’evento è frutto di una collaborazione con il ministero della Cultura, quello degli Esteri ed Eni.
La Cop28 di Dubai si inserisce nel solco dell’impegno assunto dai leader mondiali in occasione della Cop21 parigina del 2015, sulla necessità di limitare la crescita della temperatura media globale a un massimo di 2 gradi centigradi, alla fine del secolo, rispetto ai livelli pre-industriali. L’intenzione, sulla carta, è amplificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi Celsius.
Tre i macro-temi al centro della Cop28: la mitigazione dei cambiamenti climatici – i leader riuniti proveranno a valutare gli sforzi sinora compiuti per ridurre le emissioni di CO2 -, l’adattamento ai cambiamenti climatici e, infine, il tema del finanziamento da 100 miliardi di euro l’anno che le nazioni più ricche dovrebbero destinare ai paesi in via di sviluppo per assisterli nel loro percorso verso di riduzione delle emissioni e di gestione del cambiamento climatico. La presidente Meloni arriverà a Dubai giovedì 30 e non è escluso che possa fare rientro a Roma domenica 3 dicembre.