Ultimi aggiornamenti
Cina: manifestante picchiato, ministro Esteri Gb vaglia possibilità risposta
Londra, 17 ott. Il ministro degli Esteri del Regno Unito James Cleverly sta esaminando la possibilità di una risposta contro il governo cinese, dopo che la polizia britannica ha avviato indagini su quanto dichiarato da un uomo originario di Hong Kong che, durante una manifestazione per la democrazia in Cina, sarebbe stato picchiato dopo essere stato trascinato all’interno del consolato cinese a Manchester.
L’uomo ha riferito alla Bbc di essere stato preso a pugni e calci e di essere stato salvato dalla polizia britannica e da altri manifestanti. “Non avrebbero dovuto farlo – ha detto – Dovremmo avere la libertà di dire quello che vogliamo qui (nel Regno Unito)”. Le immagini che circolano sui social mostrano un uomo dai capelli grigi con una sciarpa blu che tiene per i capelli il manifestante appena dietro i cancelli del consolato, mentre altri uomini lo attaccano e un agente della polizia britannica cerca di portarlo via. Poco prima era uscito dal consolato, aveva chiesto la rimozione dei manifesti satirici del presidente cinese Xi Jinping e distrutto uno striscione di protesta.
Le forze dell’ordine non possono entrare nei territori consolari senza autorizzazione. Un portavoce della polizia di Manchester ha detto che “gli agenti erano presenti e hanno risposto immediatamente per disinnescare la situazione. In questo momento sono in corso indagini per comprendere le circostanze complete”. Il deputato laburista e ministro degli Esteri del Governo ombra David Lammy ha chiesto che l’ambasciatore cinese sia convocato dal ministro Cleverly per fornire un resoconto completo, descrivendo le accuse come “profondamente preoccupanti e, se accurate, totalmente inaccettabili. Il Regno Unito rappresenta la libertà, lo stato di diritto e la democrazia. La repressione di una protesta pacifica non sarà mai tollerata nelle nostre strade”.
In Gran Bretagna è stata unanime la condanna per quanto accaduto nel consolato di Manchester. Richieste di una risposta forte è arrivata da parte di attivisti e politici di ogni parte politica. L’ex leader del partito conservatore Iain Duncan Smith ha chiesto al ministro dell’Interno, Suella Braverman, di “esaminare con urgenza” il caso. “Il governo britannico – ha twittato – deve chiedere le scuse complete dell’ambasciatore cinese nel Regno Unito e chiedere che i responsabili siano rimandati a casa in Cina”.
Sarah Owen, la parlamentare laburista di Luton North, che è di origine cinese, ha condiviso il video dell’attacco, dicendo che ciò che è successo minaccia la sicurezza dei rifugiati. “Questo è profondamente preoccupante – ha affermato – Dev’essere immediatamente avviata un’indagine, che porti a risposte concrete, per garantire che le persone in fuga dalle persecuzioni si sentano al sicuro nel nostro Paese”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA