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Chirurgia refrattiva: facciamo il punto sulle tecniche più innovative con il Dr. Angelo Appiotti
Milano, 4 novembre 2022 – L’evoluzione delle tecniche chirurgiche per la correzione dei disturbi visivi garantisce vantaggi notevoli ai pazienti, offrendo soluzioni sempre meno invasive e più efficaci per il trattamento della superficie oculare. La moderna chirurgia refrattiva, infatti, propone procedimenti laser personalizzati e altamente affidabili, con cui eliminare o diminuire i difetti di refrazione.
Si tratta di tecniche particolarmente precise, attraverso le quali gli specialisti sono in grado di fornire una risposta concreta nella correzione di disturbi della vista come miopia, ipermetropia ed astigmatismo. Questo tipo di trattamenti chirurgici tiene conto delle caratteristiche individuali dei pazienti, per realizzare un rimodellamento del tessuto corneale capace di offrire una migliore visione rispetto a un intervento standardizzato.
Tra i professionisti di riferimento in questo campo in Italia c’è il dottor Angelo Appiotti, chirurgo oculista refrattivo con una lunga esperienza nell’ambito della chirurgia refrattiva grazie ad oltre 40 mila interventi eseguiti con successo in più di 30 anni di attività. Le competenze del dr Appiotti lo hanno reso anche un professionista apprezzato da molti sportivi professionisti, con tanti atleti famosi che sono riusciti a migliorare le performance agonistiche attraverso la correzione ottimale dei difetti visivi.
Le tecniche laser di chirurgia refrattiva all’avanguardia disponibili oggi
La tecnica ReLEx SMILE consente di trattare miopia ed astigmatismo miopico, mediante un intervento sicuro che richiede solo un paio di minuti per ogni occhio ed evita l’applicazione dell’anestetico tramite iniezione.
Questo procedimento viene realizzato con l’ausilio del sistema di nuova generazione VisuMax® ZEISS, una tecnologia laser a femtosecondi che garantisce un’eccezionale accuratezza del taglio, consentendo al chirurgo di intervenire rapidamente per assicurare il massimo benessere del paziente. I vantaggi della ReLEx SMILE sono diversi, tra cui la grande rapidità del procedimento, l’elevata qualità dei risultati refrattivi e tempi di guarigione molto veloci.
Questi standard sono stati raggiunti nel tempo grazie all’evoluzione delle tecniche refrattive con laser ad eccimeri, un percorso iniziato con i procedimenti di prima generazione come la PRK (Photo-Refractive Keratectomy).
Questa tecnica refrattiva viene usata da oltre 30 anni, ma risulta ancora oggi una soluzione adeguata per i pazienti che non possono sottoporsi a trattamenti più innovativi e recenti, in quanto garantisce un’elevata precisione nella cura di ipermetropia, astigmatismo e miopia, anche nelle persone con anomalie particolari o cornee sottili.
Tra le tecniche di chirurgia refrattiva di seconda generazione, invece, c’è la FemtoLASIK, un procedimento avanzato che permette di creare un flap corneale senza contatto per il trattamento personalizzato dei difetti visivi.
La FemtoLASIK consente di ottenere risultati stabili negli anni, in assenza di opacità corneali e di dolori e fastidi nella fase post-operatoria, con risultati refrattivi di alta qualità, tempi di guarigione rapidi e una minore regressione.
L’importanza del chirurgo nelle tecniche refrattive di nuova generazione
L’innovazione tecnologica nel campo della chirurgia refrattiva ha consentito di mettere a punto procedimenti di precisione straordinaria, con tecniche con un’invasività sempre più ridotta e un’elevata rapidità dell’intervento.
Tuttavia, il successo del trattamento richiede la presenza di chirurghi altamente specializzati e ben preparati, in possesso di competenze specifiche e un’adeguata esperienza nel campo della chirurgia refrattiva con laser a eccimeri.
Professionisti come il dottor Appiotti, che opera presso le cliniche di eccellenza Vista Vision di Milano e Verona, sono in grado innanzitutto di valutare correttamente i candidati e individuare i pazienti idonei, pianificando un intervento personalizzato per ogni paziente per garantire il miglior risultato possibile.
Inoltre, il chirurgo refrattivo deve modulare un percorso diagnostico su misura, realizzando una serie di esami indispensabili come la topografia corneale, la pupillometria e la pachimetria corneale.
L’evoluzione della chirurgia refrattiva, quindi, non riduce l’importanza delprofessionista, ma mette a disposizione dello specialista strumenti e tecnologie sempre più efficienti per il trattamento dei disturbi visivi.
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Milano
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