Contro il Bologna saranno assenti per infortunio Anguissa e Rrahmani. Se nel primo caso Spalletti ha annunciato la titolarità di Ndombélé (“a centrocampo serve un po’ di forza e lui si avvicina a queste caratteristiche”), in difesa è ancora ballottaggio tra Ostigard e Juan Jesus: “Ostigard è uno dei calciatori più forti di testa sulla palla lanciata mentre Juan Jesus è più veloce -spiega il tecnico toscano-. Sono due giocatori affidabili, se ci sarà bisogno di uno o dell’altro lo dirà la partita”.
Spalletti deve fare i conti con l’abbondanza in attacco dopo il rientro dall’infortunio di Osimhen. Oltre al nigeriano, l’allenatore dovrà gestire anche l’impiego di Simeone e Raspadori. Questo, però, non è un problema per l’allenatore: “La gestione è abbastanza facile – racconta l’ex allenatore di Roma e Inter – Si va in campo in undici, ma le rose vengono fatte di 24-25 giocatori. Valuto di volta in volta, tenendo conto della forza dei giocatori. Cerco di fare tutto senza troppi calcoli, ma guardando all’atteggiamento dei calciatori. L’attacco è una risorsa, sono i giocatori più difficili da sostituire perché hanno maggiore qualità rispetto agli altri. Mi dispiace non aver fatto giocare Simeone nell’ultima partita. Vederlo allenare il giorno dopo è uno spettacolo, diventa facile fare il mio lavoro con persone che hanno questa mentalità e disponibilità”.