Roma, 21 gen. “E’ evidente come la Juve sia oggetto, da anni, di attenzioni particolari da parte della magistratura. Mi chiedo: le altre procure italiane dove sono? E’ la Juve che deve fare da capro espiatorio del calcio malato? Si è deciso a tavolino di colpire la Juventus per dare un messaggio a tutte le altre società?”. Sono gli interrogativi che pone, in un’intervista con l’Adnkronos, il giornalista Massimo Giletti, super tifoso juventino, all’indomani della notizia che la Corte federale ha accolto l’istanza per la revocazione del processo sulle plusvalenze presentata dalla procura della Figc, sanzionando la Juventus con una penalizzazione di 15 punti in classifica.
“Queste plusvalenze -scandisce Giletti- che sono il male del calcio non solo del nostro Paese ma anche a livello europeo, la Juve le avrebbe fatte da sola, in completa solitudine, senza avere rapporti con le altre squadre con cui si scambiava giocatori?”. Per il cronista e conduttore “ci sarebbe da ridere come se fosse una farsa ma in realtà mi preoccupa, anche perché io credo nel diritto, e sinceramente aspetto di vedere le nuove carte”. Anche perché, sottolinea Giletti, “tutti sanno che il famoso ‘ne bis in idem’ è un cardine del diritto, e in questo caso mi sembra palesemente violato alla luce di quelle che sono le mie informazioni ad oggi”. Infine, argomenta il giornalista tifoso bianconero, “trovo altresì curioso che l’accusa chieda 9 punti e la corte ne sancisca 15. E’ l’enenesimo punto interrogativo che mi pongo. Quindi, aspetto di vedere”.