Nel suo ultimo discorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di oltre mille soldati russi uccisi, mentre più di 1.500 sono rimasti feriti nell’ultima settimana. ”In meno di una settimana, a partire dal 6 marzo, siamo riusciti a uccidere più di 1.100 soldati nemici nel solo settore di Bakhmut, perdita irreversibile per la Russia”, ha detto.
“GRUPPO WAGNER CAPRO ESPIATORIO DI MOSCA A BAKHMUT” – L’Institute for the Study of War ha riferito che il Ministero della Difesa russo starebbe “deliberatamente utilizzando il gruppo Wagner a Bakhmut come capro espiatorio per la presa della città”. Secondo il think tank con sede a Washington, la decisione di Mosca di impiegare i mercenari nella costosa, in termini di vite umane, conquista della città, dipenderebbe da una sorta di resa dei conti fra il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il capo dello stato maggiore russo Valery Gerasimov con il fondatore della milizia Yevgeny Prigozhin.
CREMLINO: “ANCORA NESSUN PREREQUISITO PER COLLOQUI DI PACE” – Al momento, gli obiettivi russi in Ucraina possono essere raggiunti solo con mezzi militari, non ci sono ancora i prerequisiti per colloqui di pace. Lo ha affermato il portavoce del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov. Durante una conversazione con i giornalisti, gli è stato chiesto di commentare l’idea dell’ex presidente della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Wolfgang Ischinger, di creare un gruppo di contatto di rappresentanti dei paesi occidentali per risolvere la crisi ucraina e ha chiesto se questa iniziativa potesse aiutare a porre fine al conflitto. “No, non la pensiamo così”, ha risposto Peskov, spiegando che “finora non ci sono i prerequisiti per la transizione del processo verso un corso pacifico”. “Per noi la priorità assoluta – ha aggiunto – continua ad essere e rimarrà sempre il raggiungimento degli obiettivi prefissati. E al momento possono essere raggiunti solo con mezzi militari”.