New York, 17 ott. – Se in Italia è storia recente la notizia della prima donna chiamata a dirigere una gara del campionato di calcio di Serie A, in Nba questo tipo di “prima volta” è andato in scena un quarto di secolo fa (a Violet Palmer il primato, in un Dallas Mavericks-Vancouver Grizzlies del 30 ottobre 1997). Da allora, nel corso di tutti questi 25 anni, l’ascesa delle donne in una professione a lungo riservata ai colleghi maschi è stata costante e inarrestabile e il campionato 2022-23 che va a iniziare vede l’ingresso nel pool di arbitri Nba di altre due appartenenti al genere femminile, Cheryl Flores e Dannica Mosher. Flores ha dalla sua quasi due decenni di esperienza equamente divisi tra G League e Wnba, oltre ad aver arbitrato anche la finale Ncaa femminile nel 2021; minore invece l’esperienza di Mosher, con 4 stagioni sui parquet di G League e 5 su quelli Wnba, leghe per le quali è stata chiamata ad arbitrare le finali al termine dell’ultima stagione. Flores e Mosher vanno così a raggiungere Lauren Holtkamp-Sterling, Simone Jelks, Ashley Moyer-Gleich, Natalie Sago, Jenna Schroeder e Danielle Scott, portando a otto il numero di arbitri di sesso femminile nella lega di Adam Silver.