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Azione: suspense Calenda, ‘su alleanze decidiamo lunedì, ma non siamo equidistanti’/Adnkronos
Roma, 30 lug “Entro lunedì decideremo”. Un altro fine settimana di attesa per conoscere le scelte di Azione per le prossime elezioni. Carlo Calenda lo ha annunciato via Twitter: la decisione sulle alleanze elettorali necessita di un surplus di approfondimento. “A noi conviene andare da soli, ma solo con un tandem Calenda-Letta puoi sperare di vincere Meloni-Salvini”, ha spiegato Matteo Richetti in una intervista al ‘Corriere della sera’.
E in effetti lo stesso ex ministro del Mise nei suoi tweet ha ammesso che “la cosa più naturale per noi sarebbe il modello Roma”, cioè la corsa in solitaria. “Anche perché la decisione del Pd di tenere dentro partiti che non hanno votato la fiducia a Draghi e ex 5S non ci convince per nulla”, ha aggiunto. Però “la legge elettorale è quella che è”, e da qui il rebus da risolvere: “Corsa in coalizione al centro o con il Pd”.
Di certo il leader di Azione una scelta di campo l’ha già fatta: “Non siamo affatto equidistanti dal Pd e Forza Italia. Ho sempre pensato che Liberali, socialdemocratici e popolari avrebbero dovuto governare insieme emarginando gli estremisti”, si legge in uno dei suoi tanti tweet. Da qui, una riflessione è politica ma anche tecnica. “Le variabili sono molte e complesse”, ha ammesso l’ex ministro.
Il ragionamento che si sta facendo dentro Azione è, infatti, anche legato ai meccanismi elettorali e al numero degli eletti che si otterrebbero correndo da soli oppure in coalizione. “Un calcolo complicatissimo. In realtà impossibile da fare con precisione”, ammette uno degli esperti al lavoro sul dossier. Per questo di pari passo vanno avanti i contatti con il Pd, che attende le scelte di Calenda, per le eventuali candidature degli esponenti di Azione in collegi blindati. Una merce quest’ultima che, come hanno fatto notare diversi esponenti dem in questi giorni, in casa Pd non abbonda.
A questo proposito, nei giorni scorsi era circolata la voce di una candidatura di Richetti a Bologna al Senato con i progressisti. Mentre Calenda ha da tempo prenotato per sé il collegio di Roma centro alla Camera. Alle scelte di Azione, inoltre, è anche legata la possibilità di una alleanza di Iv con il fronte progressista. A spiegare la situazione è stato sempre Richetti: “Una leadership qui c’è già ed è quella di Calenda. Quindi si tratta di capire quanto Italia viva sia disponibile a confluire in questa esperienza”.
Intanto, dal Patto repubblicano (Azione e +Europa) è arrivata un chiarimento sulla questione della raccolta delle firme per presentarsi alle elezioni. E anche una smentita su presunti dissidi tra Calenda e Emma Bonino. Azione gode dell’esenzione sulle firme perchè ha eletto un europarlamentare (Calenda stesso) alle ultime europee. E, da parte sua, +Europa gode anche dell’esenzione avendo un deputato, Alessandro Fusacchia, eletto nella circoscrizione Estero con la lista +Europa. “Naturalmente ci presenteremo insieme, senza ombra di dubbio, sotto insegne federazione +Europa/Azione”, ha sottolineato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA