Roma, 6 ago. – Gianmarco Tamberi non si arrende, non si dà per vinto. Le scorie lasciate dal Covid non sono semplici da smaltire, la stanchezza morde, la fatica in allenamento si moltiplica, ma l’azzurro è un leone e nelle difficoltà sa trovare la forza per rialzarsi sempre. Il campione olimpico del salto in alto è partito oggi per l’Ungheria: ha scelto di esserci, a Székesfehérvár, lunedì, nel meeting Gold del Continental Tour, il primo dei due impegni previsti nei prossimi giorni, seguito dal meeting Herculis di mercoledì sera a Montecarlo.
Un viaggio che Gimbo inquadra con queste parole: “Per provare ad avere una possibilità di fare gli Europei devo mettermi alla prova – dichiara il trentenne marchigiano delle Fiamme Oro – Sono riuscito a fare un solo allenamento di tecnica dai Mondiali ad oggi, a causa del Covid: è stato 3 giorni fa, ed è stato un disastro. Voglio però continuare a sperarci e provare a capire se in gara riesco a trovare qualcosa dentro di me che mi consenta di gareggiare agli Europei”. Il conto alla rovescia, oggi, sabato, dice -10 giorni: qualificazione martedì 16 agosto, finale due giorni dopo, giovedì 18 agosto.
In Ungheria, al Gyulai Istvan Memorial, nel pomeriggio di lunedì, ritroverà uno dei medagliati dei Mondiali di Eugene, il bronzo Andriy Protsenko, potenziale principale avversario nella corsa all’oro degli Europei di Monaco di Baviera. Tra gli altri iscritti della gara che inizierà alle 17.05, in diretta tv su Sky Sport Arena dalle 17.15 alle 19.15, sono annunciati anche i tedeschi Mateusz Przybylko e Tobias Potye appena convocati per la rassegna continentale di casa nella quale vorranno fare scintille, il bahamense Donald Thomas, il messicano Edgar Rivera.
Con il 2,33 del quarto posto iridato in Oregon, l’azzurro che è stato anche di bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado si presenta a Székesfehérvár con il miglior accredito, al pari di Protsenko. Più della misura, stavolta, conteranno le sensazioni. In Ungheria, tra l’altro, prosegue anche il tour de force di Nick Ponzio, oggi quarto con 20,81 in Diamond League a Chorzow: in una gara quasi-fotocopia ritrova gli statunitensi Joe Kovacs e Josh Awotunde e il neozelandese Tom Walsh. Una star assoluta per il meeting: la marziana dei 400hs Sydney McLaughlin, alla prima uscita dopo il visionario 50.68 del record del mondo di Eugene.