Cali, 6 ago. – Rachele Mori vince la medaglia d’oro nel lancio del martello ai campionati del mondo Under 20 di Cali, in Colombia. L’azzurra trionfa al termine di una finale indimenticabile, interrotta per quattro ore a causa della pioggia e poi ripresa dall’azzurra con ancora più veemenza e convinzione, fino al dominio iridato con la misura di 67,21. La 19enne livornese, nipote di Fabrizio Mori, che l’oro mondiale (dei grandi) lo vinse a Siviglia nel 1999 nei 400hs, consegna all’Italia la sua prima medaglia d’oro nei lanci nella storia dei Mondiali under 20, a conferma del momento favorevole del martello femminile dopo il quarto posto di Sara Fantini ai mondiali di Eugene.
“Non so come ho fatto, ero a pezzi – racconta Mori, una famiglia per lo sport, sorella dell’azzurro del rugby Federico – sembrava di stare in un incubo, dopo l’interruzione siamo tornate per tre ore in call room, è stato tutto infinito. Ma rientrata in gara mi sono sentita bene, ho avvertito soltanto crampi ai polpacci al quarto lancio ma ho continuato e quei 65 metri sono stati una botta di emozione! Ho urlato perché ho sentito subito che il lancio era buono. Mi presentavo con la miglior misura ma la gara è gara, e bisogna ripetersi in quel momento”. Dopo il sesto posto dello scorso anno ai Mondiali U20 di Nairobi e agli Europei U20 di Tallinn, stavolta la primatista italiana (68,04) è sul trono: “È stato bellissimo e pian piano metterò a fuoco il tutto. Intanto mi sento di fare un ringraziamento speciale al mio allenatore Massimo Terreni. E dico grazie anche a Sara Fantini: il suo quarto posto mondiale mi ha dato quella carica in più, ci siamo sentite prima della gara ed è stata davvero di stimolo”.