Mentre emergono e per ora non sono confermate ipotesi di circa 10mila licenziamenti nella struttura 'corporate' di Amazon, specie negli Usa, "aggiustamenti" sui livelli di personale sono possibili anche in Italia, dove il gruppo attualmente conta circa 17mila occupati. Lo afferma all'ANSA Mariangela Marseglia, vicepresidente e country manager Amazon Italia e Spagna. "Dopo aver tanto assunto stiamo avviando un processo di verifica generale anche per il nuovo contesto economico che potrebbe sfociare" nei primi mesi 2023 "in aggiustamenti, che nel caso non saranno indiscriminati", aggiunge Marseglia. "Come gruppo abbiamo investito oltre 10 milioni in sicurezza nel 2021e abbiamo coinvolto 20mila piccole e medie imprese, con un export complessivo in continua crescita a 800 milioni l'anno", spiega la vicepresidente e country manager Amazon Italia e Spagna. Grazie alla 'vetrina' per le Pmi aperta da Amazon dal 2015 "l'obiettivo è di arrivare 1,2 miliardi di export annuo per questi 'partner' entro il 2025", conclude Marseglia.
Successivamente a questa dichiarazione, l'azienda ha precisato che non ci sono dettagli che riguardano l'Italia e la posizione rispetto al tema non è cambiata: “Nell’ambito del processo di revisione annuale del nostro piano operativo, esaminiamo sempre ognuna delle nostre attività e quali modifiche riteniamo necessario apportare. Dato l'attuale contesto macroeconomico, e considerando la rapida crescita in termini di assunzioni che abbiamo vissuto per diversi anni, alcuni team necessitano di una riorganizzazione. Ciò, in alcuni casi, significa che determinati ruoli non sono purtroppo più necessari. Non prendiamo queste decisioni alla leggera e stiamo lavorando per supportare tutti i dipendenti impattati.”