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All’ospedale Fracastoro di San Bonifacio la distribuzione del farmaco è informatizzata per ridurre avventi avversi, sprechi e per aumentare l’appropriatezza della terapia

Di Redazione |

Manuela Lanzarin, Assessore a Sanità – Servizi sociali – Programmazione socio-sanitaria, Regione del Veneto, in occasione della presentazione dell’innovativo sistema automatico di dispensazione ADS, ha spiegato: “Questo armadio del farmaco è un sistema avanzato che mette insieme appropriatezza, tecnologia, informatizzazione, razionalizzazione, ma anche sicurezza rispetto alla distribuzione e alla appropriatezza del farmaco. Su questi concetti la Regione Veneto sta investendo. Questa tecnologia rappresenta la necessità che all’interno di una singola azienda ci sia un sistema che dialoghi con tutti gli ospedali e che li metta in rete. Questo robot va proprio in questa direzione, non solo per le farmacie che distribuiscono farmaci negli ospedali, ma anche per i farmaci territoriali, pensiamo alle strutture socio-sanitarie e le case di riposo (sono 72 quelle che vengono servite). Il passaggio successivo sarà la preparazione del farmaco per il singolo paziente quindi con confezionamento e blister appropriato, permettendo una maggiore appropriatezza e una maggiore sicurezza nella gestione del farmaco e andrà incontro alle esigenze che oggi ci sono rispetto alla carenza di personale”. “Queste nuove esperienze di tecnologie – ha aggiunto Luciano Flor, Direttore Area Sanità e sociale, Regione del Veneto – ci danno la possibilità di essere più efficienti e noi le accogliamo con grande spirito di innovazione per facilitare la vita ai nostri operatori e al nostro sistema sanitario”.

Pietro Girardi, Direttore generale ULSS 9 Scaligera, Verona ha spiegato: “Il sistema ADS a San Bonifacio è stato configurato per interfacciarsi con i sistemi informatici aziendali (GPI) rilevando i dati da Eusis Richieste. Attualmente fornisce farmaci alle Unità Operative dell’Ospedale di San Bonifacio e alle residenze sanitarie assistite (72 centri servizi convenzionati) alle quali vanno distribuiti 100.000 farmaci al giorno”.

“Le soluzioni per l’automazione della logistica territoriale del farmaco – ha proseguito il Direttore generale Girardi – facilitano la transizione al nuovo modello di sanità territoriale previsto dal PNRR, rendendo più efficiente la catena logistica e realizzando un punto cardine del Piano: la maggiore prossimità dei servizi al cittadino. I sistemi automatici di dispensazione (ADS) sono tecnologie innovative, sviluppate per ottimizzare la gestione dei farmaci nel magazzino della farmacia ospedaliera e garantire una distribuzione corretta e tracciata dalla farmacia ai reparti, fino al paziente. Tali sistemi, oltre a ottimizzare i processi e consentire tracciatura e risparmio economico, contribuiscono alla riduzione degli errori di somministrazione e conseguenti eventi avversi ai pazienti. L’informatizzazione e automazione del ciclo del farmaco negli ospedali consente inoltre la responsabilizzazione degli operatori sanitari nell’uso dei farmaci, con l’abbattimento di possibili sprechi. L’introduzione dell’automazione comporta anche benefici legati al ROI (ritorno sull’investimento) e che impattano su efficienza dell’ospedale, sicurezza del paziente ed errori terapeutici, con una riduzione di errori nella dispensazione, riorganizzazione del tempo del personale, semplificazione del processo di erogazione, ottimizzazione di scorte e spazi. L’investimento può essere interamente recuperato in circa 3,5 anni”.

Valentino Bertasi, Direttore UOC Farmacia ospedaliera ULSS 9 Scaligera di Verona, ha aggiunto: “L’armadio informatizzato è una tecnologia digitalizzata che ci consente di avere una tracciatura completa del farmaco e una meccanizzazione dei processi di carico e scarico dei farmaci. Il magazzino quindi non è più gestito manualmente da operatori, con la possibilità anche di errori, ma questo sistema robotizzato permette di affrontare problematiche come il rischio clinico o il problema delle giacenze. In questo sistema esiste un processo di digitalizzazione che parte dalla necessità di informatizzare la richiesta del farmaco, di ottimizzare gli spazi e centralizzare le scorte in unico magazzino”.

La Regione Veneto, per il tramite di Azienda Zero, ha avviato un percorso finalizzato a realizzare una soluzione di logistica integrata tra le aziende del servizio sanitario regionale. “Lo scopo – ha spiegato Emanuele Mognon, Direttore UOC Logistica Azienda Zero, Regione del Veneto – è di implementare soluzioni integrate in ambito logistico mettendo a disposizioni strumenti, risorse e progettualità che consentiranno di ridisegnare il ruolo e il valore dei servizi logistici a livello territoriale, ospedaliero e interaziendale. Per molto tempo il settore sanitario è stato “refrattario” alle idee sviluppate in ambito logistico nel settore manifatturiero e nel settore dei servizi, ritenendo che le diversità present i in questi ambiti fossero tali da non consentire sovrapposizioni. In sanità la logistica è spesso stata interpretata come strumento per ridurre le scorte o generare delle economie di scala senza comprenderne il valore strategico ed operativo. Nel frattempo quello che potremmo chiamare “l’effetto amazon”, ovvero il desiderio più o meno esplicito di poter disporre anche in sanità di un servizio logistico confrontabile a quello di molti operatori logistici dell’e-commerce, ha aperto nuove prospettive, nuovi orizzonti e nuove idee. Di recente la pandemia da Covid-19 ha fornito la dimostrazione pratica che la logistica non può essere gestita in modo disgiunto dall’organizzazione sanitaria. Non è una questione di magazzini, di appalti e di scorte, ma di strategia, di visione, di tempestività, di comunicazione, di tecnologia e soprattutto di organizzazione e competenze”.

Ufficio stampa Motore Sanità

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