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Agricoltura, in 9 anni create 746 aziende condotte da giovani
Roma, 1 feb. L’Ismea nel ruolo di Organismo fondiario nazionale, membro dell’Aeiar (Associazione europea degli organismi per la ristrutturazione fondiaria) promuove da oltre 70 anni in Italia la formazione e l’ampliamento della proprietà coltivatrice, in un’ottica di ricambio generazionale con il suo patrimonio fondario in ammortamento che interessa oltre 100 mila ettari distributi sull’intero territorio nazionale. Dal 2010 al 2019 (ultimo anno di attivazione del bando per le operazioni fondiarie Ismea dedicate esclusivamente al primo insediamento) sono state create 746 aziende agricole a conduzione giovanile, per una superficie complessiva di oltre 27 mila ettari ed un importo finanziato di 473 milioni di euro. La maggior parte delle operazioni finanziate ricadono in Sicilia e in Puglia che da sole rappresentano oltre la metà delle aziende agricole nate grazie all’intervento di Ismea.
Secondo i dati contenuti nell’ultimi rapporto Ismea-Rrn “Giovani e agricoltura” nelle aree rurali il numero dei giovani si è ridotto del 44% negli ultimi 10 anni, ponendo a rischio la tenuta demografica e socio-economica di interi territori. Anche il ruolo del capo azienda “giovane” (fino a 40 anni) in agricoltura, come rivelano i dati dell’ultimo censimento dell’Istat, non pare decollare: la percentuale di aziende agricole con a capo un giovane è scesa dall’11,5% del 2010 al 9,3% del 2020.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA