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Strage di Altavilla, la 17enne ammette le torture su madre e fratelli. E intanto chiede di rivedere il padre

Mandava messaggi ad un'amica durante gli omicidi e dormiva con cellulari della famiglia

Di Redazione |

La diciassettenne accusata di avere assassinato ad Altavilla Milicia la madre e i due fratelli, insieme al padre Giovanni Barreca e due presunti complici, ha chiesto di rivedere il padre. Entrambi sono detenuti con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere.

“Quando posso rivedere mio padre?”, ha chiesto più volte la ragazza detenuta nel carcere minorile Malaspina dal 14 febbraio. I tre omicidi sarebbero avvenuti durante un esorcismo a cui la giovane avrebbe partecipato.

All’arrivo dei Carabinieri, chiamati da Barreca che, al telefono, la notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi, ha confessato i delitti, la ragazza era addormentata e accanto a sé aveva i cellulari dei fratelli e della madre, probabilmente sottratti ai familiari perché non chiedessero aiuto. Nella stanza accanto c’erano i cadaveri dei fratelli. Al contrario di quanto riferito in un primo momento, la 17enne non sarebbe stata affatto in stato confusionale, ma riposava tranquillamente nella sua stanza. L’adolescente ha confessato il ruolo avuto nei delitti ammettendo di aver torturato insieme ai tre indagati, tutti in carcere, i familiari e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre. Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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