SALEMI (TRAPANI) – Gli elementi da thriller ci sono tutti: un cadavere carbonizzato senza identità in una vettura bruciata, una persona scomparsa e infine un matrimonio saltato all’ultimo minuto. E’ proprio un bel rompicapo per gli investigatori riuscire a risolvere il giallo che ha come scenario quel territorio del Trapanese conosciuto anche per avere dato i natali al boss latitante Matteo Messina Denaro.
Ma questa volta la mafia, a sentire gli inquirenti, non c’entra nulla. Tutto è iniziato ieri sera con il ritrovamento di una Mercedes classe C, incendiata, nella zona di Piano dei Rizzi, a Salemi. Al posto guida della vettura c’erano i resti carbonizzati di un uomo sui quali stamani nell’istituto di medicina legale di Palermo è stata svolta l’autopsia. L’auto, dove è stata fatta la macabra scoperta, è di Francesco Ciaravolo, 48 anni, un piccolo imprenditore di Salemi. E’ su di lui che si concentra l’attenzione. Spulciando sulla sua vita ecco un elemento che salta agli occhi di chi sta tentando di chiarire il mistero. Con un episodio curioso che ha destato stupore nella cerchia dei suoi conoscenti. Lui il 29 dicembre scorso non si è presentato davanti all’altare dove avrebbe dovuto sposarsi. Nel giorno fissato per il matrimonio era tutto pronto per la cerimonia, gli invitati erano nella chiesa di san Francesco di Paola a Castelvetrano, mancava però solo lo sposo che rintracciato ha poi fatto sapere che non sarebbe arrivato.
Pure la sala banchetti era stata prenotata a Mazara del Vallo per festeggiare le nozze poi annullate. E non sarebbe stata questa neanche la prima volta che Ciaravolo tentava di sposarsi con la stessa donna. Sembra, dicono in paese, che il matrimonio si sarebbe dovuto celebrare già lo scorso mese di settembre ma fu posticipato a dicembre. Nell’esame autoptico eseguito oggi sui resti del cadavere è stato estratto il dna, per consentire agli investigatori di dare un nome alla vittima. I carabinieri del comando provinciale di Trapani e della compagnia di Mazara del Vallo, che conducono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica a Marsala, sospettano che il corpo senza vita possa essere proprio dello sposo mancato, di cui non si hanno notizie da alcuni giorni. L’autopsia dovrà inoltre stabilire anche se si sia trattato di un omicidio oppure di un suicidio. I risultati dell’esame si conosceranno tra qualche giorno.
Ma chi sono i protagonisti di questa storia? «Una persona tranquilla, normale senza legami con la criminalità», dicono gli investigatori parlando di Ciaravolo. che abita con la madre ottantenne e non ha fratelli. Senza alcun legame con ambienti criminali, affermano gli inquirenti, anche la famiglia della fidanzata, un’infermiera castelvetranese, poco più grande di Ciaravolo. I militari dell’Arma stanno cercando di ricostruire le ore precedenti alla scomparsa del piccolo imprenditore. Per ora non ci sono indagati. «Attendiamo l’esito di alcuni esami svolti oggi con l’autopsia», dicono gli investigatori».
Intanto rimangono le tracce dello «scomparso» sui social network. «La vita è una sola, vivila intensamente come se fosse il primo giorno, non sprecarla in cose inutili», scrive il 48enne sul suo profilo Facebook, dove spiccano tante foto di lui ritratto con la fidanzata.