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L'inchiesta

Trapani, il “fallimento” e la distrazione dei beni per non pagare i creditori: arrestati due imprenditori

L'indagine della Guardia di finanza due una società di logistica

Di Redazione |

Avevano creato altre tre aziende, intestate a prestanome o componenti della loro stessa famiglia, allo scopo di non pagare i creditori della vecchia azienda portata al dissesto.

I finanzieri del Comando Provinciale di Trapani, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Trapani nei confronti di due persone che sono state poste ai domiciliari e alle quali è stato anche imposto il divieto temporaneo di esercitare imprese o uffici direttivi. I due sono indagati a vario titolo di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Il Tribunale ha anche disposto il sequestro delle quote sociali e dell’intero complesso aziendale di due società di capitali, aventi un attivo patrimoniale superiore a 2 milioni euro.

Le indagini, condotte dai militari del Gruppo di Trapani, hanno riguardato alcune vicende che hanno portato al fallimento di una società trapanese operante nel settore della logistica. I due indagati, secondo i finanzieri, hanno provocato il dissesto finanziario della società mediante la distrazione dei beni e parte dell’intero complesso aziendale trasferendole ad altre tre aziende intestate a prestanome o componenti della loro stessa famiglia per far sì che l’attività lavorativa continuasse ma soprattutto per fare in modo di non soddisfare i creditori sia tra i fornitori che l’Erario. La società fu dichiarata fallita nel mese di ottobre del 2019 con una esposizione debitoria di oltre 2,5 milioni. Durante le indagini è anche emerso lo sfruttamento di alcuni dipendenti consistente nell’erogazione di un trattamento economico notevolmente inferiore a quello prestabilito ed all’esecuzione di turni giornalieri superiori al contratto di lavoro e senza corresponsione dello straordinario. Il Tribunale ha nominato un amministratore giudiziario per garantire la continuità dell’attività aziendale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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