I funzionari dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli a Trapani, nell’ambito delle verifiche effettuate sulle merci in importazione all’interno del porto, hanno sottoposto a controllo 577 colli, contenenti forni e piani cottura, di origine e provenienza turca.
Gli elettrodomestici, corredati da un’inadeguata documentazione di accompagnamento, sono risultati non conformi a molteplici requisiti prescritti dalla normativa europea sulla sicurezza degli apparecchi a gas, sul materiale elettrico destinato a essere utilizzato entro taluni limiti di tensione, sulla compatibilità elettromagnetica, sulle restrizioni dell’uso di determinate sostanze pericolose e sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha convalidato la correttezza dell’operato dei funzionari ADM che ne avevano nel frattempo disposto la sospensione dello svincolo, prescrivendo all’importatore il completamento della procedura di conformazione dei prodotti, ovvero il respingimento all’estero o la distruzione dei medesimi entro il termine di 90 giorni.
Nei confronti della ditta importatrice, che ha comunque deciso per la rispedizione della merce al fornitore turco, sono state contestate violazioni comportanti l’applicazione di sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 42.000 euro a un massimo di 197.000 euro, alla cui irrogazione provvederanno il Libero Consorzio comunale e la Camera di Commercio di Trapani.