TRAPANI – «Non è corretto né civilmente ammissibile offendere un’intera città per le azioni di singoli individui. Anch’io, come tutti, mi sento offeso dalle superficiali e ingenerose considerazioni che sono state estese ad una comunità costituita anche e soprattutto da gente laboriosa e onesta, che non si identifica e non può essere identificata in un dichiarato diffuso e pervasivo malaffare».
Lo dice il sindaco di Trapani Vito Damiano dopo gli arresti per corruzione che hanno scosso la città. In manette è finito l’armatore Ettore Morace, mentre i domiciliari sono toccati al deputato regionale e candidato a sindaco alle prossime comunali di giugno Girolamo Fazio. Fazio, secondo la procura di Palermo, avrebbe messo al servizio di Morace la sua attività politica. In cambio vrebbe avuto regali, finanziamenti per la campagna elettorale, biglietti di viaggio e per lo stadio.