MARSALA (TRAPANI) – «Ad oggi, non è emerso alcun elemento che faccia presupporre che Nicoletta Indelicato possa essere stata uccisa in un luogo diverso da quello in cui è stato trovato il suo cadavere». E cioè in un vigneto di contrada Sant’Onofrio, a circa sette chilometri ad est del centro di Marsala. Ad escludere l’ipotesi che la giovane possa essere stata uccisa altrove è il procuratore della repubblica di Marsala Vincenzo Pantaleo, che coordina le indagini dei carabinieri. Per l’omicidio, commesso nella notte tra il 16 e il 17 marzo scorsi, sono stati arrestati Carmelo Bonetta, di 34 anni, reo confesso, e Margareta Buffa, di 29, che come la vittima è di origine romena e adottata da una coppia marsalese. Per i due, le accuse sono omicidio e soppressione di cadavere.
Nicoletta Indelicato è stata uccisa con dodici coltellate: mortali quelle alle spalle, che hanno raggiunto i polmoni, e al collo. Poi, il corpo è stato parzialmente bruciato. Si indaga ancora, intanto, per scoprire il movente del delitto. «Ci sono accertamenti in corso – dice il procuratore capo di Marsala – funzionali a ricostruire il giro di amicizie, le frequentazioni e la vita svolta da Nicoletta Indelicato, per capire il contesto in cui si muoveva la ragazza e in cui è maturato il delitto».