La Sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, ha emesso un provvedimento di sequestro di aziende, immobili e disponibilità finanziarie riconducibili al pregiudicato per traffico di stupefacenti Vincenzo Crimi, per un valore complessivo di oltre 1 milione.
Le attività di indagine patrimoniale, affidate ai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo, si sono concentrate sul pluripregiudicato di 58 anni, originario di Marsala, già sottoposto nel 2000 a misura di prevenzione personale, nonchè tratto in arresto nel 2017 insieme ad altre 8 persone. Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, avevano permesso di smantellare un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, per lo più cocaina, operante nel comprensorio trapanese, con fonti di approvvigionamento fra le provincie di Agrigento, Trapani, Palermo, Roma e in Spagna. Il procedimento, che ha tratto origine anche dalle dichiarazioni rese nel 2013 dall’allora collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino, ha portato alla condanna in primo grado di Crimi alla pena di anni 8 di reclusione.
A seguito di approfonditi accertamenti economico-patrimoniali è emersa una notevole disponibilità di beni assolutamente non congrui con la situazione reddituale del nucleo familiare dello stesso. Crimi, infatti, ha effettuato investimenti in attività commerciali, beni immobili, beni mobili e rapporti bancari/postali sproporzionati rispetto alle entrate lecite dichiarate e alle proprie disponibilità economiche. Con il provvedimento sono così state sequestrate due imprese (con relativo complesso aziendale) con sede a Marsala (TP) nell’ambito del rimessaggio di imbarcazioni e noleggio di attrezzature edili; una villetta ubicata a Marsala; un’autovettura e 21 tra conti correnti-depositi a risparmio-polizze.