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Incendi, sindaco Castellammare: «Riserva dello Zingaro danneggiata ma non distrutta»

Di redazione |

Castellammare del Golfo (Trapani) – “La prima cosa che dobbiamo dire è che la riserva dello Zingaro non è distrutta. I danni ci sono e sono ingenti, sono andati in fumo centinaia di ettari di macchia mediterranea, ma parlare di distruzione non fa bene a nessuno. Anzi. Già ieri, con l’assessore Cracolici (assessore regionale all’Agricoltura ndr) abbiamo fatto un primo giro di ricognizione e posso dire che fra qualche giorno la riserva potrà essere di nuovo fruibile dai turisti”. A parlare con l’Adnkronos è Nicola Coppola, sindaco di Castellammare del Golfo, in prima linea nel fine settimana nel fronteggiare la nuova emergenza incendi che ha colpito il territorio di Trapani e il suo cuore turistico: la Riserva naturale dello Zingaro.

“Le fiamme hanno danneggiato soprattutto la parte alta della riserva, quella in basso non è stata toccata” racconta il primo cittadino che adesso è preoccupato per quello che può avvenire nei prossimi giorni. “Domani e dopo domani è previsto un vento di 27 nodi da ovest – dice – se ci dovessero essere dei focolai, il rischio è che riparta tutto”. Coppola non vuole entrare nelle polemiche sulla gestione della prevenzione degli incendi anche se, ammette, “dalla Regione si è partito tardi. Non si possono assumere gli operai a luglio, bisogna programmare di più e prima”. Quello che chiede è di trovare delle soluzioni: l’utilizzo dei droni per esempio.  “Adesso dobbiamo mettere in sicurezza la montagna e i centri abitati”.  “Non è possibile che in un’era così moderna non si riesca ad avere strumenti per individuare immediatamente dove sono i focolai e magari anche individuare chi appicca il fuoco – dice – L’utilizzo dei droni a controllo del territorio ci consentirebbe di avere subito indicazioni e magari scoraggerebbe anche i piromani”.

Inutili, secondo il primo cittadino, anche le polemiche sui numeri di canadair e mezzi a disposizione. “Sabato c’erano contemporaneamente 30 incendi in Sicilia. E’ impensabile che ci sia una flotta che possa fronteggiare un’emergenza di questo tipo. Dobbiamo guardare avanti e soprattutto dobbiamo lavorare insieme”. A preoccupare il sindaco di Castellammare del Golfo oggi è anche la sicurezza del territorio. “Con ettari di bosco bruciato, dobbiamo preoccuparci di quello che può succedere – afferma – Dobbiamo mettere in sicurezza la montagna e i centri abitati. Sabato sera ho già provveduto a chiudere la strada sopra il belvedere: cadono massi, non è più sicura”.

E il sindaco parla di un disegno criminale. “Tre incendi in venti giorni, un rogo ogni dieci. Tanta amarezza, paesaggio spettrale e pericoloso. Un disegno criminale. Un danno enorme che è stato limitato grazie all’unità di crisi che ha lavorato ininterrottamente ed in maniera encomiabile. Dobbiamo reagire per ridare sicurezza ai luoghi colpiti. Il territorio di Castellammare e Scopello sarà capace di lavorare per riprendere il suo progetto di sviluppo turistico che non può essere interrotto dall’opera di qualche delinquente”. “Il rogo è stato definitivamente spento ieri mattina – aggiunge il sindaco – . Ho già chiesto interventi urgenti a tutela della città, anche per il pericolo alluvioni, scrivendo alla prefettura, protezione civile, genio civile, assessorato regionale al Territorio e ai vigili del fuoco. Negli anni 70, dopo un incendio su monte Inici, un’alluvione causò morti e danni all’abitato. La storia insegna e chiedo ancora una volta – conclude il sindaco Nicolò Coppola – interventi urgentissimi di messa in sicurezza del centro abitato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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