Dall’assessorato al Senato fino al carcere: la parabola di Nino Papania

Di Redazione / 17 Ottobre 2024

E’ un politico di lungo corso Antonio Papania, coinvolto, assieme ad alcuni consiglieri comunali locali, nell’inchiesta per corruzione e frode della Procura Europea e dei pm di Marsala sfociata in quattro provvedimenti restrittivi e nel sequestro di 9 milioni di euro. In politica dal 1984, Papania entra nel giro che conta a metà degli anni Novanta quando viene eletto all’Assemblea regionale siciliana con il Ppi.

L’allora governatore Angelo Capodicasa (Pds-Ds) gli affida la delega di assessore al Lavoro e alla formazione professionale, suo bacino elettorale. Nel 2001 Papania viene riconfermato all’Ars con la Margherita, ma si dimette dopo 4 anni perché viene eletto al Senato aderendo al gruppo dell’Ulivo. A Palazzo Madama viene riconfermato nel 2008 tra le fila del Pd.

Al successivo giro delle politiche, è il 2013, la corsa di Papania alla ricandidatura al Senato viene interrotta dai garanti del PD perché un suo stretto collaboratore viene coinvolto in una inchiesta della Dda di Palermo. Il politico cerca di riconquistare spazi di manovra fondando il movimento Via ma rimane ai margini della politica locale trapanese e un mese fa era stato arrestato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso in un’altra inchiesta che portò a dieci misure cautelari.

Pubblicato da:
Fabio Russello