carabinieri
Così fecero saltare a Matteo Messina Denaro la lista d’attesa in pieno periodo covid
L'inchiesta che ha portato all'arresto di tre presunti fiancheggiatori del boss
Era l’autunno del 2020, quando in pieno periodo Covid, l’allora boss latitante Matteo Messina Denaro scoprì di avere il tumore e necessitava di una tac. La fece all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo usando una falsa identità. Ma il boss riuscì a scavalcare la lista d’attesa. E’ quanto emerge dall’operazione che oggi ha portato a tre arresti di presunti fiancheggiatori del boss. Infatti, la prima Tac era stata programmata per il 20 novembre 2020 ma fu anticipata al 17. E fatta addirittura ancora prima, il 10 novembre. Messina Denaro era stato nel frattempo ricoverato.