Trapani – I finanzieri del Comando provinciale hanno notificato sette avvisi di garanzia per concorso in peculato ad altrettanti dipendenti del Comune di Trapani addetti al Servizio Idrico Integrato e nei confronti di un autotrasportatore di acqua potabile. Le indagini – tra gli anni 2017 e 2018 – hanno permesso di ricostruire come all’acquedotto comunale di Trapani, in località San Giovannello, l’autotrasportatore d’acqua, con la complicità di compiacenti dipendenti comunali, ha indebitamente prelevato consistenti quantitativi di acqua potabile in assenza di valide autorizzazioni ed evadendo il pagamento dei dovuti diritti. In particolare, grazie all’operato dei dipendenti comunali addetti al controllo delle operazioni di prelievo dell’acqua, l’autotrasportatore è riuscito sistematicamente ad attingere migliaia di metri cubi di acqua potabile senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni che sarebbero dovute essere emesse di volta in volta dall’Ente comunale dopo il pagamento del canone idrico previsto dall’articolo 51 del Regolamento per il Servizio Idrico Integrato. L’autotrasportatore è anche indagato per il reato continuato di frode nell’esercizio del commercio, in quanto, sempre tra il 2017 ed il 2018, con più atti fraudolenti distinti e successivi, ha consegnato a terzi committenti, in luogo dei richiesti quantitativi di acqua potabile, volumi di acqua prelevata presso pozzi privati ed in quanto tale non utilizzabile per uso umano.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, la condotta fraudolenta è stata perpetrata a danno di svariati edifici condominiali e navi crociera in transito per il Porto di Trapani, ai quali è stata consegnata quindi acqua non potabile prelevata da pozzi privati, che tuttavia – da apposite analisi fatte eseguire ai competenti organi di controllo – è risultata fortunatamente non pericolosa per la salute umana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA