CATANIA – Sono 138 i comuni della Sicilia che in sette mesi sono stati coperti dall’ultrabroadband di Tim per consentire a sempre più famiglie e imprese l’accesso ad internet veloce. E’ questo il risultato del forte impulso che l’azienda ha dato dall’inizio del lockdown ai propri programmi di cablaggio con tecnologia Fttc nella regione, con interventi concentrati soprattutto nelle cosiddette «aree bianche» del territorio.
Nel dettaglio, i 138 comuni siciliani sono così distribuiti: 26 nella provincia di Palermo, 24 in quella di Catania, 41 Messina, 13 Agrigento, 9 Caltanissetta, 6 Enna, 6 Ragusa, 7 Siracusa e 6 nella provincia di Trapani. Un complesso di interventi che si inserisce in un più ampio programma riguardante oltre 2.700 comuni distribuiti sull’intero territorio nazionale. Prosegue in questo modo l’impegno di Tim per superare il digital divide sul territorio regionale entro il 2021, estendendo a tutti la possibilità di lavorare e studiare a distanza, navigare ad alta velocità e usufruire di servizi di TV e intrattenimento. Grazie a questa forte spinta infrastrutturale, sono ad oggi oltre 4.700 i comuni italiani in cui sono disponibili i servizi a banda ultralarga di Tim. Entro dicembre l’azienda punta a portare la fibra al 90% delle famiglie che utilizzano la rete fissa a livello nazionale per dare in questo modo una risposta concreta alle crescenti richieste di connettività che provengono prevalentemente dalle zone rurali o a bassa densità abitativa del Paese. In particolare, i comuni che verranno raggiunti entro l’anno saranno oltre 5.000, molti dei quali nelle «aree bianche» anche della Sicilia per abilitare alla vita digitale circa il 75% delle famiglie residenti in quelle zone e che utilizzano la rete fissa.