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Segnali radio dal pianeta Proxima-b captati (anche) dagli scienziati catanesi
Osservati per la prima volta segnali radio simili alle aurore polari terrestri legati all’intensa attività magnetica innescata dal pianeta Proxima-b, in orbita intorno alla stella più vicina al Sole, Proxima Centauri, a 4,2 anni luce di distanza. I ricercatori, guidati dall’Istituto di astrofisica dell’Andalusia (Iaa), e insieme ai radioastronomi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Catania, hanno catturato segnali radio legati all’interazione del pianeta con la propria stella madre.
I dettagli sono illustrati sulla rivista Astronomy & Astrophysics. La ricerca, spiega Corrado Trigilio, dell’Inaf di Catania, tra gli autori dello studio, «conferma che anche i pianeti esterni al Sistema Solare interagiscono con il campo magnetico della loro stella, ed è importante – aggiunge – nella ricerca delle condizioni per la vita extraterrestre». Proxima Centauri è stata osservata per 17 giorni consecutivi con il radiotelescopio Australia Telescope Compact Array (Atca), composto da 6 antenne di 22 metri di diametro. Dato che il pianeta, sottolineano gli autori dello studio, compie un’orbita completa attorno alla sua stella una volta ogni 11,2 giorni, è come se il sistema di Proxima Centauri sia stato osservato per l’equivalente di un anno e mezzo terrestre.
Proxima Centauri è una nana rossa a 4,2 anni luce dalla Terra: una stella più piccola, più fredda e meno luminosa del Sole, ma che mostra una intensa attività magnetica, spiegano gli esperti. L’emissione radio, concludono gli astronomi, a causa del moto di Proxima-b, produce un effetto faro, ed è quindi osservabile dalla Terra solo in particolari fasi dell’orbita del pianeta. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA