MVMant, l’intelligenza artificiale al servizio del trasporto pubblico

Di Gianluca Reale / 16 Dicembre 2017

La loro “invenzione” la stanno mettendo in pratica a Dubai. Proprio in questi giorni, infatti, la città degli Emirati Arabi sta avviando un progetto pilota basato su “MVmant” per migliorare la mobilità in due quartieri della città araba considerati “deboli” sul fronte dei trasporti pubblici. MVMant, infatti, è il “prodotto” dell’omonima start-up fondata da Riccardo e Stefano D’Angelo con Blochin Cuius, tutti laureati all’università di Catania. Si tratta di una piattaforma di mobilità intelligente in grado di abilitare un servizio di trasporto condiviso con conducente.

«Il nostro è un modello di trasporto condiviso su richiesta, con conducente: una sorta di noleggio van in chiave moderna, che si fa con un’app – spiega Riccardo D’Angelo, ceo di MVMant -. Ci siamo ispirati a vari sistemi di trasporto che, nel mondo, sono frutto dell’arte dell’arrangiarsi, come il “taxi particular” cubano. Il nostro sistema si basa su mezzi circolano su linee fisse e passano attraverso fermate predefinite: è vero che è a richiesta, è vero che è flessibile, ma gli utenti devono farsi trovare in punti fissi. Una via di mezzo tra l’autobus che è un sistema rigido e il taxi che è flessibile – aggiunge D’Angelo -. A questa idea abbiamo aggiunto degli elementi di tecnologia evoluta. Innanzitutto, l’uso dell’intelligenza artificiale: registriamo tutte le attività, partenze, arrivi, in che modo evolve la domanda, analizziamo le variabili di contorno, il meteo nei giorni della settimana e tutto viene elaborato da algoritmi di machine learning e alla fine viene fuori un algoritmo predittivo in grado di dire in anticipo cosa succederà quel giorno su quella linea. Questo significa pianificare mezzi e impegno necessario. Un approccio nuovo – afferma D’Angelo -. è come se dal territorio si apprendesse qual è la domanda riuscendo a pianificare al meglio l’offerta, ridurre i consumi e l’inquinamento, migliorare produttività e redditività. Inoltre, l’altro elemento innovativo è il sistema di pagamento: una sorta di moneta complementare, MVMiles (le “miglia” MV), strettamente legato al sistema chilometrico. Pago in base a quanto viaggio e posso acquistare “miglia” in base a pacchetti prepagati oppure riceverle da sponsor (potrebbero essere esercizi commerciali dei centri storici) che le regalano ai clienti».

Il progetto di Dubai, “facilitato” anche dalla stretta collaborazione con i Dipartimenti di Architettura e Ingegneria e di Fisica dell’Università etnea, adesso rappresenta una sorta di passepartout internazionale. Ma non è il primo test sul campo. «Il prodotto nasce nel 2016 a seguito di un finanziamento della Commissione Ue all’interno dell’acceleratore Frontier Cities – racconta il ceo di MVMant -. Questo ci ha consentito di svilupparne la prima versione, testata sul campo a Ragusa per 3 settimane, nell’aprile 2016. In quell’occasione abbiamo verificato l’alto gradimento del servizio, accolto dai cittadini in maniera entusiastica. Poi abbiamo fatto un test a Venezia Mestre, in collaborazione con la cooperativa del radio taxi per due mesi: è andata bene e posso dire che i tassisti sono molto aperti all’innovazione congiuntamente al rispetto del loro lavoro». A ottobre 2016, poi, è arrivato l’invito al Dubai Future Accelerators per l’ambito Smart Mobility e in questi giorni è partito il progetto pilota nella città degli Emirati Arabi. Quest’anno il progetto ha vinto il premio Start Cup Catania, la segnalazione al Premio Legambiente “Amica dell’Ambiente” e il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi, a giugno 2017. Tanta roba, ma in Italia il servizio è applicabile? «Assolutamente e su due fronti – dice D’Angelo -. Su quello della mobilità complessa ci proponiamo come “feeder” o adduttori rispetto alle direttrici di traffico principali, per scaricare il flusso di auto. Sul fronte del trasporto all’interno delle aree deboli, anche quelle dell’entroterra che stanno vivendo una riduzione di linee e di frequenza del trasporto pubblico, stiamo proponendo vari progetti di ricerca e sviluppo e stiamo dialogando con diverse amministrazioni locali. Un sistema come il nostro potrebbe essere un vantaggio per la Sicilia».

Un rimando all’isola che non è casuale. MVMant, in realtà, è uno spin off di Edisonweb, azienda che ha sede a Mirabella Imbaccari. «E siamo decisamente motivati a mantenere in Sicilia la sede di sviluppo, nonostante le tante proposte ricevute per portarla all’estero – spiega ancora D’Angelo -. Abbiamo una sede anche a Stoccarda, in Germania, località dove è più numerosa la comunità di emigrati mirabellesi. A Mirabella abbiamo un team di 10 persone, con competenze diverse e ci muoviamo tra la Sicilia e la sede tedesca. Nel 2018 abbiamo in programma investimenti che riguarderanno anche il rafforzamento del team».

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: catania dubai edisonweb MVMant sicilia spin off start cup startup trasporto pubblico università