L’Antartide come l’Etna: ecco la missione di UniCt e Ingv al Polo Sud

Di Redazione / 23 Giugno 2023

Un osservatorio vulcanologico permanente è stato realizzato in Antartide dall’Università di Catania. Ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema di monitoraggio multiparametrico del vulcano Melbourne e successivamente del vulcano Rittmann. L’osservatorio, denominato Italian VOLCanological observatory in ANtarctica (IVolcan), avrà carattere multidisciplinare e coinvolgerà partecipanti con competenze complementari in diversi ambiti come la sismologia, la geodesia, la geochimica dei gas e delle rocce, la tefrocronologia, la tecnologia e la strumentazione, la scienza dei dati, il monitoraggio dei vulcani, la creazione e la gestione di database.

L’Università di Catania e l’Ingv collaborano intensamente da anni nello studio del vulcanismo antartico attraverso progetti di ricerca finanziati dal Programma nazionale di ricerche in Antartide. I risultati degli studi hanno dimostrato che entrambi i vulcani sono attivi, presentano fumarole alimentate da gas vulcanici e generano segnali sismici tipici di ambiente vulcanico. Studi hanno permesso di ricostruire eruzioni esplosive avvenute fino in epoca storica. Ciò significa che il Monte Melbourne è capace di generare eruzioni fortemente esplosive ed è quindi potenzialmente pericoloso per le vicine stazioni scientifiche e per la sicurezza aerea in tutto il continente antartico.

I risultati dei progetti sono stati fondamentali per ottenere l’istituzione del nuovo osservatorio vulcanologico permanente in Antartide. Il progetto con la sua rete multiparametrica fornirà un flusso continuo di dati multidisciplinari che saranno condivisi con la comunità scientifica internazionale portando a un avanzamento nelle conoscenze in ambito vulcanologico, così come in altre discipline come la geofisica, la geodinamica, la glaciologia, il clima e la biologia.

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Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: antartide ingv