È denominata Euphorbia hypericifolia (Euphorbiaceae) ed è una specie vegetale “aliena”, non del posto che lo “invade”, che per la prima volta è stata individuata e censita in Italia nella Riserva naturale orientata Isola Bella di Taormina.
È una specie annuale nativa del Nuovo Mondo della fascia tropicale e subtropicale (Stati Uniti d’America, Messico, Centro e Sud America) che il botanico Saverio Sciandrello, esperto del Cutgana dell’università di Catania, ha ritrovato lungo la costa dell’Isola Bella.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Webbia Journal of Plant Taxonomy and Geography” firmato da Saverio Sciandrello del Cutgana e da Giampietro Giusso del Galdo e Pietro Minissale del dipartimento di Scienze biologiche dell’università di Catania.
“Le specie esotiche invasive (aliene) sono considerate la seconda più grande minaccia per la biodiversità a livello globale, seconda solo alla perdita di specie e habitat naturali – si spiega nella ricerca – oltre ad essere una delle principali cause di estinzione delle specie native, la diffusione delle specie aliene influenza pesantemente i servizi ecosistemici da cui dipendiamo. Le conseguenze economiche delle invasioni biologiche sono impressionanti. In Europa – emerge da una ricerca – è stato stimato che le perdite complessive dovute a questa minaccia sono superiori a 12 miliardi di euro l’anno”.