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Attraverso gli occhiali con lo sguardo sul web
La realtà aumentata. Fotocamere, microfoni e altoparlanti “indossando” internet senza passare dal cellulare o dal computer
Beyond thrilled to finally share a sneak peek of our Facebook partnership with Ray-Ban! Our first smart glasses will launch next year, and that’s just the beginning… The future will be a classic and it's coming in 2021 pic.twitter.com/l9992ZQGoy
— Hugo Barra (@hbarra) September 16, 2020
Lontani i tempi del flop dei Google Glass, gli occhiali smart stanno tornando in auge con i big della tecnologia, da Apple a Facebook, passando per Sony e Snap, che sono all’opera. A dicembre del 2019, Google aveva annunciato la chiusura del progetto Google Glass Explorer Edition, ultimo tentativo, mal riuscito, di portare gli innovativi accessori al pubblico di massa. Ora, però, qualcosa torna a muoversi complice l’applicazione della realtà aumentata (AR) nei videogames, nel lavoro e nei social.
Nessuna conferma diretta da parte del colosso guidato da Tim Cook, ma il progetto di Cupertino di realizzare un paio di occhiali a realtà aumentata è in piedi. Proprio la potenza di fuoco di Apple potrebbe riaccendere l’interesse su questa particolare categoria di dispositivo che, secondo gli analisti, dovrebbe essere lanciato a metà del 2022. Partner del progetto è Genius Electronic Optical, azienda produttrice di lenti trasparenti, al lavoro per fornire i suoi vetri anche a Facebook e Sony.
Il progetto di Apple poggerebbe su un design leggero e un dispositivo capace di inviare e ricevere informazioni dal web tramite connessione Wi-Fi o via Bluetooth con un iPhone abbinato. Sarebbero già centinaia le app compatibili, con la successiva apertura di una sezione dell’App Store dedicata proprio al gadget. Il primo passo verso il mercato degli “indossabili” avverrà per Facebook a partire da uno smartwatch, un orologio con due fotocamere integrate e app per controllare direttamente i contenuti sugli occhialini proprietari, che il gruppo realizzerà più tardi, sul finire del 2022. «Vogliamo che i visori AR siano davvero utili: stiamo investendo in tecnologie che renderanno l’interazione più naturale e intuitiva», ha fatto sapere Andrew Bosworth, vice presidente dei Reality Labs di Facebook. Dal canto suo, c’è chi è già ben avviato sulla strada della realtà aumentata. Snap, azienda dietro lo sviluppo dell’app Snapachat, anni fa aveva lanciato i suoi Spectacles, occhiali dotati di una fotocamera sul lato per riprendere e pubblicare contenuti online, senza passare dal cellulare. Gli Spectacles di seconda generazione lanciati poche settimane fa pesano 134 grammi, sono senza fili e hanno una batteria che offre un’autonomia massima di 30 minuti.
Due fotocamere, quattro microfoni, due altoparlanti stereo e controlli touchpad integrati per visualizzare nel mondo reale foto, video e contenuti interattivi presenti normalmente in due dimensioni sul social. Poi c’è Sony, pioniere della realtà virtuale in ambito videogiochi con PS VR, già produttore degli SmartEyeglass, interrotti poco dopo il lancio nel 2015.
La prossima mossa della giapponese sarà riprendere quel progetto e votarlo più all’uso in azienda, settore che ha dimostrato di essere molto propenso ad accettare nuove tecnologie, come dimostrato dal successo degli Epson Moverio, ad oggi l’esempio più longevo di come abbinare tecnologia, innovazione e duttilità. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA