Calcio
Vialli ricoverato, la madre e il fratello già rientrati da Londra
Non è chiaro come interpretare il ritorno a Cremona dei familiari del campione azzurro le cui condizioni di salute si sarebbero aggravate. Il mondo del calcio, colpito dalla recente scomparsa di Sinisa Mihajlovic, resta con il fiato sospeso
L’annuncio della pausa dalla Nazionale, poi la notizia del ricovero in una clinica londinese e le voci su un improvviso aggravamento, legate anche al viaggio nella capitale britannica dell’anziana madre, suscitano allarme e preoccupazione sulle condizioni di salute di Gianluca Vialli, in lotta da anni contro un cancro al pancreas. E’ un Natale complicato e difficile per il campione azzurro. Col sostegno della famiglia, della moglie Cathryn e delle due figlie, e affidandosi al «meraviglioso team di oncologi» che lo ha in cura sta cercando di superare il nuovo assalto della malattia. La madre e uno dei fratelli sono tornati a Cremona e, nel grande riserbo che contraddistingue la famiglia, questo fa sperare che le condizioni del capo delegazione della Nazionale possano essere non così allarmanti come il tam tam aveva lasciato intendere. Ma l’apprensione tra gli amici è tanta, primo fra tutti il ct azzurro Roberto Mancini protagonista con Vialli del docu-film 'La bella stagionè, che racconta la Samp dei tempi d’oro e la straordinaria amicizia tra i due.
Il recentissimo choc per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, un combattente che sembrava essere riuscito a sconfiggere la leucemia, contribuisce a gettare un’ulteriore ombra di ansia tra i tantissimi che hanno ammirato non solo il campione azzurro, idolo di Cremonese, Samp, Juve e Chelsea, ma anche l’uomo che con le sue scelte, e il coraggio dimostrato nell’affrontare quello che ha definito «il compagno di viaggio indesiderato», è ispirazione ed esempio. Il momento è difficile, tra giornate dedicati a cure specifiche nel centro dove Vialli era già stato sottoposto a due cicli di chemioterapia negli anni scorsi, riuscendo ogni volta trarne il massimo per tornare con entusiasmo al lavoro. L’amore per il calcio e per il suo ruolo in nazionale, a fianco dell’amico fraterno Roberto Mancini, sono un potente stimolo. La volontà che l’ex azzurro ha espresso pochi giorni fa, annunciando la necessità di una 'pausà, è quella di «essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure».
Sono tantissimi i messaggi di sostegno rivolti a Vialli, soprattutto da ex colleghi, come Claudio Marchisio, Gianfranco Zola, John Terry e Antonio Cabrini. Il roccioso ex nazionale inglese, ha affidato twitter un messaggio di «amore e di auguri all’uomo che mi ha fatto debuttare e ha creduto in me», quando era allenatore al Chelsea. L’ex terzino bianconero, in una lunga lettera aperta, gli ricorda che non è solo: «Stai facendo la tua partita contro un avversario che 'gioca sporcò in uno stadio immenso che fa il tifo solo per te. E sai benissimo, caro Luca, quale forza riescono a trasmetterti i compagni, i cori del pubblico e l’amore dei tifosi». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA