Un canestro, una parata e tanto amore: la storia di due argentini che fanno sognare Ragusa

Di Lorenzo Magrì / 23 Novembre 2015

Ragusa. In comune hanno la grande passione per lo sport, e poi, l’amore ha fatto il resto. Ecco la storia di due grandi campioni dello sport argentino, Javier Anzaldo e Debora Gonzalez, che si sono sposati due anni fa e, adesso, a Ragusa stanno vivendo da protagonisti un’altra grande esperienza sportiva e di vita.  

 

Javier Carlos Anzaldo è il formidabile portiere del Crazy Reusia Ragusa, la squadra del presidente Salvatore Girasa, attuale capolista della Serie B di pallamano e Debora Sabrina Gonzalez è il punto di forza della Passalacqua, la squadra del presidente Gianstefano Passalacqua che anche quest’anno è tra le favorite nella corsa allo scudetto nell’A1 di basket femminile. Due straordinari personaggi, Javi e Pepo per gli amici, che infiammano con le loro prodezze gli appassionati di pallamano e basket ragusani e non solo, ma, soprattutto, fuori dal campo sono grandi campioni di simpatia.

 

Quando avete cominciato a giocare a pallamano e basket? Javier: «Ho cominciato a giocare a pallamano all’età di 11 anni in quanto il mio professore di scuola, era l’allenatore del club Vicente Lopez. L’unica condizione però, era quella di fare il portiere. Debora: «Ho iniziato a giocare basket quando avevo 4 anni, guardando le mie sorelle giocare e me ne sono davvero innamorata. Da lì decisi che avrei fatto lo stesso sport».  

 

La prima squadra in cui avete giocato?

J.: «Vicente Lopez. D.: «La Luz Barcelo Central».  

 

Quando siete arrivati in Italia? J.: «Sono venuto a fare una prova, all’età di 22 nel 2011 e da quel momento sono rimasto a giocare in Italia. D.: «Sono venuta a conoscere l’ Italia, è tutto ciò che rappresentava il basket femminile, a soli 17 anni nella stagione 2007. Ho dovuto finire gli studi prima, per poter intraprendere la carriera di giocatrice, in quanto mia madre non mi avrebbe permesso di giocare».  

 

La prima squadra italiana?

J.: «Il Cus Chieti in A1». D.: «Il Cras Taranto e, poi, ho giocato con l’Italmoka Pozzuoli».  

 

Quando e dove vi siete sposati?

«Ci siamo sposati due anni fa, il 27 settembre del 2013 a Buenos Aires».

 

Nome di battesimo?

J.: «Javier Carlos Anzaldo e per gli amici Javi, Avi o Xavi». D.: «Debora Sabrina Gonzalez per gli amici Pepo, Debo o Debby».  

 

Quale sono i vostri progetti per il futuro sotto il profilo sportivo?

«Vincere i nostri campionati, e giocare in Italia fino a fine carriera. A livello personale: tornare in Argentina, avere la nostra casa e avere dei figli».  

 

Vi siete conosciuti in Italia o in Argentina.

«Ci siamo conosciuti in Italia – racconta Debora – quando entrambi giocavamo per le squadre del Cus Chieti. Mi hanno invitato a vedere una partita di pallamano perché c’erano dei ragazzi argentini e subito mi sono innamorata di Javier. Questo è successo un sabato. A Javier i suoi compagni lo hanno invitato per vedere la partita di basket la domenica perché era arrivata una nuova giocatrice della Argentina che ero io e anche lui si è subito innamorato ed oggi siamo felicemente sposati».  

 

Il vostro futuro?

«Ora giochiamo a Ragusa e siamo molto contenti di essere in Sicilia perché é un posto bellissimo, le persone sono fantastiche e ci trattano benissimo. Speriamo di rimanere qui a lungo perché anche se siamo lontani da casa, dalla famiglia e dagli amici questo é il posto nel quale abbiamo vissuto e che più somiglia alla nostra Argentina».  

 

Javier e Debora sono nati entrambi a Buenos Aires. Javier l’8 aprile del 1987 nel quartiere a Capital Dederal e Debora il 10 gennaio del 1990 a Lomas de Zamora. Entrambi hanno difeso i colori della nazionale Argentina vincendo diversi tornei. Javier ha giocato 2 Sudamericani, 3 Panamericani, 2 Mondiali e ha fatto anche un raduno con la Nazionale sperimentale dell’Italia. Debora ha giocato 4 Sudamericani, 1 Panamericano, 2 Mondiali, 2 Preolimpici e un ripescaggio Olimpico e quest’anno farà il secondo ripescaggio in vista dei Giochi di Rio 2016. E curioso sapere che hanno fatto diversi raduni nel Cenard (Centro Nacional de Alto Rendimiento Deportivo) senza mai essersi mai visti, ma l’incontro e l’amore è sbocciato in Italia.  

 

Adesso Crazy Reusia e Passalacqua sognano con questi due grandi campioni, rispettivamente il salto in A2 di pallamano per la squadra allenata da Danilo Scalone (dopo cinque giornate in vetta alla serie B, quattro vittorie e un pari ieri sul difficile campo del Palermo) e lo scudetto di basket per il quintetto allenato da Nino Molino che invece ieri ha osservato un turno di riposo in A1 per gli impegni della Nazionale e alla ripresa riprenderà la corsa alla capolista Schio, la rivale nelle ultime due stagioni nella corsa allo scudetto.

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