E’ stata una grande notte azzurra. Alle Olimpiadi di Tokyo il medagliere italiana si è arricchito di altre due medaglie: l’argento di Manfredi Rizza nel K1 200 metri della canoa sprint e il bronzo di Gregorio Paltrinieri nella 10 km di nuoto di fondo. In totale i metalli conquistati dall’Italia sono 32 (6 ori, 10 argenti e 16 bronzi), un bottino che eguaglia quello di Atene 2004 (dove furono 10 ori, 11 argenti e 11 bronzi) miglior risultato dal 2000. E nella tarda mattinata italiana, alle ore 12.40, potrebbe arrivare un’altra medaglia dal karate (che qui ha fatto il suo esordio nel programma olimpico) con Viviana Bottaro impegnata in una delle due finali per il bronzo con l’americana Sakura Kokumai. La cerimonia di chiusura, in programma domenica 8 agosto, si avvicina e l’Italia ha scelto il suo portabandiera: il presidente del Coni ha annunciato che sarà Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri.
Per stabilire l’ordine d’arrivo del K1 200 metri è stato necessario il fotofinish: a precedere Rizza solo l’ungherese Sandor Totka, oro con 45 millesimi di secondo di vantaggio sull'azzurro. La prova della 10 chilometri di nuoto è stata vinta dal tedesco Florian Wellbrock, argento all’ungherese Kristóf Rasovszky. Paltrinieri ha completato la prova a 51"2 dal vincitore. «Sono contento, è stato il massimo che potevo fare, la giusta ricompensa dopo due mesi d’inferno», ha detto Greg che è il primo italiano a conquistare due medaglie a Cinque cerchi in piscina (argento negli 800 stile libero) e nelle acque libere.
E lo Stadio Olimpico di Tokyo continua a essere ricco di soddisfazioni per l’atletica azzurra che nella mattina giapponese ha festeggiato la qualificazione, con nuovo record italiano della 4×100 maschile (Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu) che ha chiuso al terzo posto la sua semifinale, in 37''95. A proposito di Jacobs e dei sospetti di doping avanzati parte della stampa internazionale, oggi, parlando con i giornalisti italiani, il presidente di World Athletics, Sebastian Coe, ha detto che «sono solo speculazioni: riguardo ogni atleta sono fiducioso sulle prestazioni in gara. Abbiamo sistemi antidoping che garantiscono la certezza su ogni prestazione».
Coe ha poi elogiato Gianmarco Tamberi, oro nel salto in alto: «E' una nuova star dell’atletica mondiale, non vogliamo robot ma atleti che condividano emozioni». Nella 4×100 femminile non è invece bastato il record italiano di 42''84 fatto registrare dal quartetto azzurro (Anna Bongiorni, Gloria Hooper, Irene Siragusa e Vittoria Fontana) per strappare il pass per la finale. Nel lancio del peso maschile, eccellente quinto posto per Zane Wier, al suo record personale con 21,41 metri. Nella finale del triplo nono posto per Andrea Dallavalle (16,85 metri), undicesimo per Emanuel Ihemeje (16.52).
Buone notizie arrivano anche dalla lotta: Frank Chamizo è nelle semifinali della categoria fino a 74 chili dove, alle ore 11.15 italiane, incontrerà il bielorusso Kadzimahamedau, che, a sorpresa, ha eliminato nei quarti di finale l’americano Dake.