CATANIA (4-3-3) Pisseri 5,5. Aya 6, Tedeschi 6, Bogdan 6, Porcino 6 (dal 22′ s.t. Marchese 5,5); Rizzo 6, Lodi 6, Fornito 5 (dal 7′ s.t. Ripa 5,5); Barisic 6 (dal 32′ s.t. Brodic 5,5), Curiale 5 (dal 22′ s.t. Manneh 6,5), Mazzarani 6 (dal 22′ s.t. Di Grazia 6). (Martinez, Esposito, Semenzato, Blondett, Biagianti, Bucolo). All. Lucarelli 5.
COSENZA (3-5-2) Sarracco 7; Idda 6,5, Demaku 6,5, Pascali 6,5; Corsi 6, Bruccini 6,5, Palmiero 6,5 (dal 12′ s.t. Loviso 6), Trovato 6, D’Orazio 6 (dal 43′ s.t. Ramos); 6 Mungo 7 (dal 12′ s.t. Okereke 6), Baclet 7 (dal 24′ s.t. Tutino 6). (Zommers, Boniotti, Pasqualoni, Camigliano, Braglia). All. Braglia 7.
ARBITRO Sozza di Seregno 5 (Marchi di Bologna, Saccenti di Modena).
RETI al 17′ Mungo (Co), al 27′ Bruccini (Co), al 29′ p.t. Barisic (Ca), al 42′ s.t. Manneh (Ca).
NOTE: spettatori 10 mila. Angoli 7-2. Ammoniti Tedeschi, Palmiero, Saracco, Bogdan, Okereke, Tutino. Recupero 1′ e 4.
CATANIA – Addio primo posto, il pari interno con il Cosenza fa salire a 6 i punti di vantaggio del Lecce capolista sul Catania. Un 2-2 in rimonta che serve a poco, per la classifica, ma conferma i problemi al Massimino di una squadra che invece in trasferta fila dritto.
La partenza choc del Catania rischia di rovinare tutto e in un certo senso compromette i piani del Catania che erano quelli di restare sulal scia del pugliesi vittoriosi ieri a Bisceglie. Una percussione di Mungo, lasciato tutto solo e non tamponato da Rizzo, sblocca il punteggio poco dopo il uqarto d’ora. Dieci minuti dopo raddoppia Bruccini su punizione. Aya aveva sfiorato il pari di testa, ma ci pensa Barisic, promosso titolare nel tridente d’inizio, a firmare il 2-1.
Il Catania si sveglia e pressa come avrebbe dovuto fare sin da subito. Ma il Cosenza arretra bene e chiude gli spazi anche se Porcino ha la palla del 2-2 e tira angolato ma debole: il portiere ci arriva e respinge.
Un primo tempo con molte pecche per la fase di non possesso, visto che i rossazzurri restano larghi a centrocampo e non stringono sul portatore di palla o su chi si inserisce lasciando spesso l’iniziativa agli ospiti.
Nella ripresa il Catania cambia modulo (4-3-1-2), si stabilisce nella metà campo avversaria, cambia modulo e sfiora più volte il pareggio. Brodic, gettato in mischia, ha l’occasione più facile ma tira sul portiere. Ci pensa Manneh a pareggiare su assist di Ripa nel convulso finale che l’arbitro gestisce malissimo.