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Serie C, le pagelle del nuovo Catania di Camplone: Pinto e Lodi illuminano il gioco, Di Piazza implacabile
Ecco le pagelle dei rossazzurri di msiter Camplone che ieri hanno vinto ad Avellino per 6-3 la prima gara di campionato di serie C girone C.
Furlan 6
Non è stata di certo una partita impegnativa per lui, pochi interventi fra l’altro di ordinaria amministrazione e poteva evitare quel fallaccio che ha costretto l’arbitro De Santis a fischiare il calcio di rigore per l’Avellino. Sicuramente per il portiere friulano ci saranno prove in cui potrà mostrare il suo valore.
Biondi 7
Primo tempo perfetto, corre e dà una spinta notevole alla squadra senza mai lasciarsi trovare impreparato. Ci dicono che anche nelle prime partite precampionato è stato molto continuo raggiungendo presto una condizione atletica soddisfacente. Grintoso e mai domo, una bella sorpresa.
Saporetti 6
Parte con il piede giusto, s’impegna anche ma assieme ad alcuni compagni di reparto traballa in certi momenti permettendo all’Avellino alquanto innocuo pure in avanti, di segnare tre gol. Uno sbandamento corale quello della difesa ma siamo soltanto all’inizio e ci sarà tutto il tempo per rimediare.
Silvestri 6
Non certo al cento per cento, a tratti un po’ ingenuo e si lascia andare a un gioco pesante e viene anche ammonito. Sbanda anche lui, o meglio sonnecchia e i campani ne approfittano per salvare la faccia ma di certo l’Avellino ha ancora tanti problemi da risolvere soprattutto in fase d’impostazione del gioco.
Pinto 7,5
Instancabile, preciso e creativo sulla fascia di sinistra dove spadroneggia. Bello l’assist per Di Piazza in occasione del primo gol rossazzurro, contenerlo. Tanti assist d’antologia tra cui quello del primo gol rossazzurro realizzato da Di Piazza.
Dall’Oglio 6,5
Alterna momenti lucidi ad altri meno convincenti ma forse deve raggiungere la migliore condizione. Tecnicamente però non si discute e vince tanti contrasti. Dal 22′ st Mazzarani 7 entra e realizza subito un gol d’antologia dedicandolo come sempre al papà Lassù in cielo. Bentornato al jolly romano.
Lodi 7,5
Ha cominciato alla grande e si è esaltato oltre che con una delle sue magiche, diaboliche punizione con una prova maiuscola accelerando pure il ritmo del gioco. Lo abbiamo visto sereno e raggiante alla fine, siamo ancora alla prima giornata di campionato ma abbiamo l’impressione che disputerà un campionato da trionfatore.
Llama 6,5
S’impegna tanto, è creativo nell’azione corale ma ha il vizio di essere spesso frettoloso con il pallone tra i piedi. In ogni caso ora che sta bene con la sua esperienza può dare tanto alla squadra. Dal 13′ st Welbeck 7 il patron Pulvirenti stravede già per lui: alla bontà tecnica unisce tanta precisione e ha fatto subito un bel gol.
Sarno 6,5
Corre senza un solo attimo di sosta, ma in certe occasioni vuole strafare e finisce con il perdere la palla, ma ha fatto girare la testa agli uomini allenati da Giovanni Ignoffo che hanno sudato le proverbiali sette camice per fermarlo. Con una maggiore concentrazione sarà un altro fiore all’occhiello del Catania di quest’anno. Dal 13′ st Catania 6 non è fortunato nella conclusione che poteva trasformasi nel settimo gol etneo, ma certo è stato frettoloso. Ha offerto a Mazzarani la palla per segnare un gol splendido
Di Piazza 7,5
Segna il primo gol del campionato rossazzurro ma è abilissimo nel firmare il 3-1 che fa perdere la bussola agli irpini. Andrea Camplone sembra che gli abbia dato la giusta carica e soprattutto lui, contrariamente al passato campionato, ora riesce a concludere alla grande le sue incursioni in area di rigore. Dal 30′ st Curiale 6 si muove con disinvoltura ma gioca troppo poco, inserito al posto di Matteo Di Piazza.
Di Molfetta 7
Si è visto subito che ha talento e possiede le doti per risolvere il problema dell’esterno sinistro che è mancato ai rossazzurri nelle ultime stagioni compromettente i risultati. La scuola Milan è sempre tra le migliori. Rapido, fulmineo nelle conclusioni e i suoi tiri sono pure potenti. Dal 30′ st Bucolo 7 Anche lui va abbondamente oltre la sufficienza soprattutto per l’inventiva della sua realizzazione che ha messo definitivamente in ginocchio l’Avellino. Venti minuti giocati ad alta intensità con la capacità di essersi inserito nella squadra contribuendo alla larga vittoria sugli irpini.
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