REGGINA (4-3-1-2): Cucchietti; Pasqualoni (33’ st Tazza), Di Filippo, Gatti, Porcino (25’ st Bezzicheri); Solerio, Garufi, De Francesco; Di Livio (6’ st Sparacello); Tulissi (6’ st Mezavilla), Bianchimano. A disp.: Licastro, Turrin, Auriletto, Marino, Amato, Silenzi. All. Maurizi.
SIRACUSA (3-5-2): Tomei; Magnani, Turati, De Vito; Mangiacasale (44’ st Sandomenico), Spinelli, Giordano (33’ st Toscano), Mancino, Liotti; Bernardo (44’ st Mazzocchi), Catania (22’ st Scardina). A disp.: D’Alessandro, Mucciante, Punzi, Di Grazia, Vicaroni, Grillo, Plescia. All. Bianco.
ARBITRO: Garofalo di Torre del Greco (Della Vecchia-Abagnara)
RETI: 23’ pt Bernardo, 30’ pt Liotti
NOTE: ammonito Solerio della Reggina, Turati del Siracusa; angoli 4-2. Spettatori un migliaio con 250 ospiti.
REGGIO CALABRIA – Come un anno fa, il Siracusa espugna il Granillo e lo fa dominando dal primo all’ultimo minuto. Dimenticato il ko con la Paganese, per una squadra che si dimostra formato trasferta. Liotti sulla sinistra e Mangiacasale sulla destra spaventano la Reggina in avvio con due affondi, poi Giordano all’8’ ci prova dalla distanza ma il destro del centrocampista termina in curva. Il match si infiamma al quarto d’ora perché Bianco e l’esterno reggino Solerio hanno un battibecco e da quel momento in poi il tecnico azzurro viene spesso ripreso dal pubblico (poco per la verità visto che la curva è chiusa per squalifica) della tribuna, che quasi viene però sommerso dai cori degli ultras azzurri che nel frattempo fanno ingresso al Granillo con 20 minuti di ritardo.
Tomei corre un rischio al 22’ quando esce a vuoto sulla punizione decentrata di De Francesco ma su capovolgimento di fronte il Siracusa passa: Liotti affonda sulla sinistra serve forte e teso in mezzo e il più lesto è Bernardo in girata di sinistro a trafiggere Cucchietti. Poco dopo è lo stesso Liotti di testa a provarci su cross di Mangiacasale, gli va meglio alla mezz’ora in contropiede lanciato da Mangiacasale e Bernardo per un sinistro che fulmina il portiere in uscita. Gli azzurri sfiorano addirittura il terzo gol con Turati di testa su punizione di Mancino e con uno scatenato Liotti che di sinistro cerca ancora di sorprendere il portiere dalla distanza. È un Siracusa scatenato perché Giordano coglie la traversa al 40’ e Catania di sinistro impegna il portiere su azione d’angolo seguente.
La Reggina prova a cambiare marcia nella ripresa e ci provano Bianchinano e Pasqualoni ma senza precisione. È più preciso Bianchimano su punizione al 20’ ma Tomei si supera.
Nel finale occasioni azzurre con Bernardo, Scardina, Mazzocchi (palo di quest’ultimo) e Sandomenico.
Manuel Bisceglie