CATANIA (4-3-3) Pisseri 6; Aya 6, Tedeschi 6,5, Bogdan 6, Marchese 7; Caccetta 7, Lodi 7, Biagianti 7 (dal 28′ s.t. Bucolo 6,5); Russotto 6,5, Curiale 6,5 (dal 19′ s.t. Ripa 6), Di Grazia 6 (dal 28′ s.t. Semenzato 6). A disp.: Martinez, Esposito, Lovric, Djordjevic, Manneh, Mazzarani, Rossetti, Correia. All. Lucarelli 6,5.
CATANZARO (3-4-3) Nordi 6; Gambaretti 6, Di Nunzio 6, Sirri 6; Zanini 5 (dal 37′ s.t. Icardi s.v.), Marin 6, Benedetti 5,5 (dal 37′ s.t. Maita s.v.) Nicoletti 5,5 (dal 17′ s.t. Imperiale 5.5); Falcone 5,5 (dal 17′ s.t. Kanis 6), Infantino 5 (dal 28′ s.t. Puntoriere 6), Letizia 6,5. A disp.: Marcantognini, Pellegrino, Riggio,Lukanovic. All. Dionigi 5,5.
ARBITRO: Valiante di Salerno 6 (Zanardi di Genova, Magni di Imperia).
RETI: al 10′ s.t. Caccetta.
NOTE: spettatori 13 mila. Angoli 12-3. Recupero 1′ e 5′. Ammoniti Biagianti, Marin, Nicoletti, Russotto, Sirri, Nordi, Semenzato.
CATANIA – Il Lecce vince (lo ha fatto ieri a Siracusa), il Catania risponde. L’uno a zero al Catanzaro vale la terza vittoria di fila e quel secondo posto in classifica sul quale Lucarelli può costruire qualcosa di buono in vista dei prossimi impegni. Segna Caccetta, ex capitano del Cosenza, a coronamento di una partita davvero oltre la media.
Il colpo di testa di Aya, nel primo tempo, meriterebbe maggiore fortuna: la palla timbra sulla traversa. Il Catania sfiora il gol a ripetizione, ma Russotto, Curiale (un gol annullato per fuorigioco dubbio), Lodi su punizione (palla deviata in angolo da Nordi) non hanno fortuna.
Nella ripresa va in gol il miglior rossazzurro fino a quel momento, Caccetta, che sfrutta l’angolo corto di Di Grazia per inserirsi sul primo palo e deviare di testa. I rossazzurri sfiorano il bis ma i tentativi di Bogdan e dello stesso Caccetta vengono respinti sulla linea di porta. Ecco la staffetta Ripa-Curiale quasi a metà della ripresa. Entrano anche Bucolo e Ripa, il Catania cerca ancora il raddoppio, poi soffre negli ultimi minuti. Ma è la sofferenza dei forti perché la collaborazione tra reparti è efficace. Nel recupero Ripa timbra un altro palo dopo un’azione travolgente: che sfortuna.