CATANIA (4-2-3-1): Furlan; Calapai (12’st Curcio), Silvestri, Esposito, Pinto (11’st Saporetti); Rizzo (20’st Vicente), Biagianti; Barisic (20’st Sarno), Di Molfetta, Biondi; Curiale.
A disp. di Lucarelli: Martinez, Mbende, Di Grazia, Frisenna, Mazzarani, Manneh, Di Piazza.
POTENZA (3-4-3): Ioime; Sales, Giosa, Silvestri; Viteritti, Coppola, Dettori, Coccia; Isgrò ( 43’ s.t. Di Somma), Murano (43’ st. Fanna), Ferri Marini.
A disp. di Raffaele: Breza, Brescia, Panico, D’Angelo, Gassama, Iuliano, Souare, Longo, Volpe.
ARBITRO: Marco D’Ascanio (Ancona)
Assistenti: Dario Gregorio (Bari) e Giovanni Mittica (Bari)
MARCATORI: 14′ Ferri Marini, 32′ Curiale (rig.)
NOTE: 2′ di recupero pt; 1′ di raccoglimento per la scomparsa di Mario Corti e Pietro Anastasi, Catania con il lutto al braccio. Ammoniti: Coppola, Pinto, Calapai, Barisic, Rizzo, Biagianti
CATANIA – Il finale è ad alta tensione con una polemica a distanza tra le panchine: da una parte il tecnico rossazzurro Lucarelli e dall’altra il presidente del Potenza, Caiata, ma al triplice fischio è pari al Massimino con un Catania in leggera crescita e un Potenza che si è difeso bene sfruttando i varchi lasciati aperti dagli etnei.
A sbloccare il risultato sono stati gli ospiti grazie a un clamoroso errore in fase di disimpegno di Calapai che ha regalato un pallone a Ferri Marrini pronto a insaccare. Timida la reazione dei rossazzurri cresciuti poi nella ripresa tanto è vero che il Potenza si è difeso con le buone e le cattive e in una certa circostanza Giosa colpisce la palla con la mano. Il rigore sacrosanto viene trasformato da Curiale che tirando centrale fa correre ai brividi a quei pochi appassionati presenti sugli spalti del Massimino. I rossazzurri a questo punto esercitano una maggiore pressione territoriale, tanti contrasti e ammoniti, nervi a fior di pelle, Sarno da poco entrato spreca una favorevole occasione e finisce con un pari che sta certamente stretto alla squadra di Lucarelli in una stagione sempre più travagliata.