Notizie Locali


SEZIONI
Catania 20°

Sport

Serie C, il Catania a porte aperte? Attesa un’ordinanza di Musumeci

Di Redazione |

CATANIA – C’è una quasi certezza di riaprire il Massimino per le gare di campionato dopo che il Governo nazionale ha dato il via libera all’ingresso di mille spettatori per le gare di Serie A. A caduta dovrebbero arrivare i provvedimenti per le altre categorie. Dipenderà dalla curva epidemiologica che verrà analizzata giorno dopo giorno.

Ieri è stata una giornata di riunioni, grandi confronti e provvedimenti. Nel pomeriggio, interpellato dal nostro giornale, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha rilasciato una dichiarazione in cui si impegnava a emanare un’ordinanza per concedere al pubblico la possibilità di assistere alle partire ufficiali.

Il testo, prima del “sì” del Governo nazionale era stringato ma deciso: «Siamo ancora in attesa da parte del Governo centrale dell’annunciato provvedimento relativo agli accessi del pubblico negli stadi. Se a Roma non si dovesse provvedere in tempo utile, allora anche la Sicilia, in linea con le altre Regioni, procederà ad emanare una propria ordinanza». Poi il ministro Boccia ha convocato il presidente della conferenza delle Regioni, Bonaccini, alla presenza dei ministri Speranza e Spadafora assumendo la decisione di aprire gli stadi di A e modificare il prossimo Dpcm entro il 7 ottobre. 

Via libera quindi per la gare di A che già ieri e oggi hanno visto la presenza di mille spettatori, ora sperano anche la B e la Serie C anche alla luce delle dichiarazioni del ministro Spadafora che ha spiegato: «Mille persone è un numero per ora adeguato per tutti». E sulle altre categorie del calcio. «In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la serie B, e per la C. Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti».

Nel caso del Catania, mercoledì per i rossazzurri è in calendario la “prima” di Coppa Vip col Notaresco, domenica 27 è previsto l’esordio in campionato, ancora in casa, contro la Paganese. I tifosi etnei, ma anche quelli di Palermo e Trapani, chiedono di tornare allo stadio. La nostra redazione è stata inondata di messaggi e richieste, in questo senso.

C’è un decreto legge, emanato nel mese di agosto e valido fino al 7 ottobre che impone le porte chiuse per le manifestazioni sportive. A meno che non intervenga il presidente della Regione, competente in materia di sanità sul territorio, decidendo il contrario. Al di là del decreto, valido per tutt’Italia, i presidenti di Regione possono concedere – discutendo con il comitato tecnico scientifico – possibili novità.

Ieri anche dopo il provvedimento del Governo, il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci ha dialogato con gli esperti del comitato tecnico scientifico e, in serata, ha aperto uno spiraglio che, attenzione, è da valutare giorno dopo giorno tenendo conto della curva epidemiologica che si registra in Sicilia e nelle città interessate dagli eventi sportivi di rilievo.

Ad aprire la “porta” era stato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, concedendo l’ok a Parma e Sassuolo per aprire gli stadi. La Regione Veneto, con un provvedimento firmato da Luca Zaia aveva consentito l’ingresso di mille spettatori per gli eventi all’aperto e di 700 per le gare nei palazzetti. Ma il match del Verona, anticipo del primo turno di Serie A, ieri si è disputato a porte chiuse perchè non c’era il tempo materiale per organizzarsi. In Emilia il Gp d’Italia di Formula Uno aveva aperto alla presenza di 13.147 persone ben distanziate sulle tribune del circuito di Imola. Ieri pomeriggio si è mossa anche la Lombardia, a ruota anche la regione Piemonte.

In casa Catania la notizia della possibilità di riaprire il Massimino è stata commentata con ottimismo, manco a dirlo. Il Catania, dunque, è pronto eventualmente a organizzarsi per fare affluire in maniera composta e con le regole del distanziamento, un certo numero di spettatori. Potrebbero essere un migliaio, ma sulla quantità di pubblico è inutile discutere adesso. Aspettiamo gli eventi che dovranno essere coordinati da Questura e Prefettura. Di certo c’è che i tagliandi per gli ingressi allo stadio non saranno venduti ai botteghini per evitare capannelli. Dunque, i biglietti eventualmente saranno venduti on line e con la formula nominale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA