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Serie C, Catania schiaffeggiato dal Catanzaro e Lodi si scusa con i tifosi
CATANIA – Senza infamia, sarebbe esagerato usare questi termini, senza lode, perché lo 0-2 patito ieri per mano del Catanzaro non è certo la migliore occasione per fare i complimenti alla squadra di Sottil, al primo capitombolo casalingo. Con Lodi, soltanto a metà. Dopo il rigore sbagliato nel derby con il Siracusa, nel pomeriggio negativo del Catania, non si è salvato nemmeno lui. Tanti calci d’angolo e un paio di punizioni interessanti, ma nulla di decisivo. Un po’ per merito degli avversari, un po’ di più per la prestazione sottotono dell’undici rossazzurro.
«Abbiamo incontrato difficoltà – il commento del regista – contro il Catanzaro. Davanti, loro hanno giocatori brevilinei che vanno a duemila quando si trovano a disposizione spazi ampi. Per quanto riguarda la marcatura su di me, non mi importa molto e cerco sempre di rimanere il più concentrato possibile per dare una mano ai miei compagni. Non è andata bene e penso che per la prestazione che abbiamo offerto al nostro pubblico dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. Non serve a molto dopo una sconfitta, me ne rendo conto, ma è ciò che dobbiamo fare».
Ma, allo stesso tempo, dopo i 3 punti conquistasti nel turno infrasettimanale che avevano proiettato il Catania nelle zone alte, non può essere un insuccesso maturato a inizio novembre a compromettere un campionato ancora lunghissimo che, per forza di cose, per gli etnei è ancora più complesso in virtù dei tanti incontri da recuperare in tempi ridottissimi.
«In questa fase giochiamo ogni tre giorni e può capitare di perdere così. Ma abbiamo il dovere di guardare subito avanti. Sia chiaro, la stanchezza non deve rappresentare un alibi, ma sicuramente alcuni nostri problemi derivano dal non poter mettere benzina nel serbatoio».
Ne consegue la necessità di dosare bene le energie da parte del tecnico. E da questo, possono derivare anche le differenze di assetto tattico tra una partita e l’altra. Di fronte ai giallorossi di Auteri, Lodi ha cominciato da mezzala destra: «Perché è lì che mi è stato chiesto di giocare e il mio dovere è quello di essere sempre a disposizione della società. È logico che l’allenatore voglia il meglio dalla propria squadra, per cui se lui ritiene che io debba giocare come trequartista, come mezzala o davanti alla difesa, vuol dire che sa ciò dice. Dal canto mio, penso di sapere in che zona posso rendere al massimo, ma questo conta poco. È importante sapersi adattare e io con il Catania in A ho giocato anche in porta (Catania-Lecce 1-2, aprile 2012, ndr)».
Da una sua punizione, però, Silvestri era anche riuscito a trovare l’incornata vincente, sull’1-0. Ma De Angeli di Abbiategrasso ha annullato per fuorigioco. «Quando ho visto la palla dentro, istintivamente ho esultato. In quel momento, se avessero convalidato il gol, la partita sarebbe potuta cambiare. Stavamo cercando di reagire, pressando i nostri avversari come non eravamo riusciti a fare nel corso della prima frazione. Ma purtroppo siamo stati fermati da una segnalazione di offside. Adesso dobbiamo fare mea culpa, archiviare la sconfitta e guardare alla prossima partita».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Marotta. Il centravanti ha fatto a sportellate per larghi tratti, ma non è mai riuscito a rendersi realmente pericoloso dalle parti di Furlan. «È stata una partita maschia – ha dichiarato l’attaccante rossazzurro -, con tanto agonismo da entrambe le parti. Ma purtroppo non siamo stati in grado di imporre il nostro gioco e abbiamo sofferto il Catanzaro: quando una squadra gioca meglio e merita la vittoria, non si può fare altro che applaudirla».
Parole grondanti sportività, da una parte, e di autocritica, dall’altra: «Nel primo tempo loro sono stati padroni del campo. Nel secondo siamo andati meglio e siamo anche riusciti a segnare, ma l’1-1 è stato annullato. A volte ci sono episodi favorevoli, anche immeritati, che possono cambiare la storia di un match. Noi non ne abbiamo avuti e loro, invece, hanno raddoppiato con un gran gol».
Ma, archiviato il passo falso, è già tempo di pensare alla Juve Stabia: «Andremo lì per vincere – ha chiosato – adesso dobbiamo metterci alle spalle questa domenica, senza dimenticare che la squadra che ci ha battuto è ben organizzata ed è una nostra diretta concorrente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA