Il terzo posto a portata di mano, col Siracusa che batte il Catanzaro e il Catania in vantaggio di due gol a Cava dei Tirreni fino a 20′ dalla fine. Eppure, fedele alle figuracce e alle mancate vittorie in trasferta, il Catania anche in Campania si è complicato la vita una volta di più. Dal 2-0 al 2-2, addio terzo posto. Un colpo psicologico tremendo per i rossazzurri raggiunti su rigore all’ultimo istante da un avversario non certo forte come lo saranno le concorrenti agli spareggi: altro che prove da play off, adesso il Catania, con tre punti di vantaggio sul Catanzaro sconfitto in Sicilia, potrebbe finire anche quarto. Ma quel che preoccupa è l’atteggiamento mentale che non tiene per 90 minuti.
I rossazzurri, in avvio, hanno collocato in vetrina il catanese verace e il fromboliere arrivato a gennaio. A segnare i gol dell’illusione in Campania sono stati Saro Bucolo, in avvio di partita, con un tiro sotto l’incrocio (cross di Calapai) e, nella ripresa, Sarno abile ad aggredire la trequarti avversaria inserendosi al limite dell’area.
Nel finale, Modica fa le mosse giuste per pareggiare: chiede ai suoi di forzare gli argini inserendo anche la torre Magrassi, abile al minuto 70 a deviare in torsione, di testa, un cross dell’ex Messina, Rosafio.
Ultimi venti minuti di battaglia autentica. Novellino trasforma il tridente offensivo in 4-4-2 inserendo prima Carriero su Lodi e poi Rizzo su Di Piazza. Una mediana di combattenti per evitare ai campani di pareggiare. Ma il gol arriva lo stesso, su rigore, all’ultimo istante. Fallo di Biagianti in area, sul dischetto l’esperto De Rosa spiazza Pisseri ed esulta in curva per un’impresa che nessuno avrebbe immaginato. Quando il Catania è vicino a un obiettivo, lo manca sistematicamente. C’è da dire ben poco, dopo questa rimonta: i rossazzurri ai play off arriveranno male, malissimo. Cosa c’è da sperare?