Teramo (4-2-3-1): Lewandowski; Diakite, Piacentini, Soprano, Tentardini; Arrigoni, Santoro; Ilari, Mungo (60° Bombagi), Costa Ferreira (82° Di Francesco); Bunino (68° Pinzauti). A disp. Valentini, Celentano, Iotti, Trasciani, Di Matteo, Viero, Minelli, Cappa. All. Paci.
Catania (4-3-3): Martinez; Calapai, Claiton, Silvestri, Pinto; Izco (76° Welbeck), Rosaia (76° Maldonado), Dall’Oglio (76° Zanchi); Piovanello (51° Reginaldo), Pecorino, Biondi (63° Emmausso). A disp. Confente, Noce, Albertini, Sarao, Gatto, Vrikkis. All. Raffaele.
Arbitro: Vigile di Cosenza. Assistenti: Maninetti di Lovere e Feraboli di Brescia. Quarto ufficiale: Ancora di Roma 1.
Rete: al 3’ Ilari
Note: Mungo, Ilari, Diakite (Teramo).
Ancora un ko per il Calcio Catania. A Teramo i rossazzurri hanno sperato fino all’ultimo in un colpaccio liberatorio come il rocambolesco pari nel derby con il Palermo, invece escono dallo stadio Bonolis a mani vuote e si tratta di una sconfitta che lascia l’amaro in bocca soprattutto per l’impegno con cui i rossazzurri hanno giocato e per quel pizzico di fortuna mancato nella ripresa sotto porta. Fatto sta che anche questa domenica il Catania manca l’appuntamento con la vittoria assente in casa rossazzurra ormai da un mese (e precisamente dal 18 ottobre in casa della Virtus Francavilla).
Gli uomini di Raffaele sono stato stati puniti a freddo, è vero: al 3′ il Teramo era già in vantaggio. E una partenza così non è mai facile. Ma poi i rossazzurri di Raffaele hanno avuto una partita intera per raddrizzare le cose e anche stavolta nonostante le tante occasioni create hanno trovato davvero difficoltà a concretizzare.
Che il Teramo fosse una squadra di buona caratura lo si sapeva e anche il gol realizzato con furbizia e tempismo dopo appena tre minuti di gioco da Ilari ha agevolato il compito dei padroni di casa, ma la sensazione è che bisognerà avere pazienza con questo Catania che finora non è riuscito a dare il meglio alternando prestazioni promettenti a gare preoccupanti. Ora a preoccupare è anche la mancanze di vittorie. Dopo un avvio promettente, infatti, la squadra sembra aver perso il filo del discorso.