Scherma, storico bis della Fiamingo: la spadista catanese è di nuovo mondiale

Di Redazione / 15 Luglio 2015

MOSCA – Arriva dalla spada di Rossella Fiamingo la prima medaglia d’oro – anzi il primo podio in assoluto – per l’Italia ai mondiali di scherma, in corso a Mosca. L’azzurra ha battuto in finale la svedese Emma Samuelson, dopo essersi assicurata la presenza sul podio nel derby con Bianca Del Carretto, superata nei quarti col punteggio di 15-4. Per la ventiquattrenne spadista siciliana è il bis del titolo mondiale vinto nell’edizione 2014 a Kazan, sempre in Russia. La 24enne catanese della Forestale ha battuto la svedese per 15-5, confermandosi iridata per il secondo anno di fila. La Fiamingo è la terza spadista nella storia a realizzare la doppietta consecutiva dopo l’ungherese Mariann Horváth (1991-1992) e la francese Laura Flessel (1998-1999). Con questa vittoria ha anche conquistato  il pass per le Olimpiadi di Rio 2016.
 
«Stavolta ero scarica e non ci credevo – spiega la 24enne spadista catanese – Ho fatto un assalto perfetto, tutto il giorno mi dicevo di pensare ad una gara per volta e mi ero stancata mentalmente». Proprio ieri, la siciliana ha compiuto 24 anni: «È il secondo anno di fila che mi regalo il Mondiale, il mio desiderio più grande era vincere una medaglia e ci sono riuscita. Era tutto l’anno che chiedevo al ct (Sandro Cuomo, ndr) se non fosse stata casuale la mia vittoria a Kazan e adesso mi ha detto: ‘Hai visto che non è così?’».

 

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A darle la carica, in maniera diversa, sono state la tennista Francesca Schiavone e un’icona della scherma come Valentina Vezzali: «È tutto il giorno che mi sento con Francesca, ci siamo conosciute ai Giochi di Londra e questa estate è venuta in vacanza in Sicilia. Mi ha detto che dovevo stare tranquilla, che ogni gara è diversa dalle altre. Stamattina, invece, ho confessato a  Valentina di avere paura e lei mi ha risposto: ‘Non hai mai paura, dimostramelo’». 
 
Due agoniste del genere hanno certamente influito sul cammino trionfale della etnea: «L’assalto più difficile è stato quello iniziale con Bianca (Del Carretto, ndr), non tanto perchè si è risolto con la priorità ma perchè sarei voluta andare sul podio con lei, visto che questo è stato probabilmente il suo ultimo Mondiale».

 

La dedica è alla famiglia, al maestro Giovanni Sperlinga ed al gruppo sportivo della Forestale, l’obiettivo futuro è l’Olimpiade di Rio: «Ora ho vinto il mio secondo Mondiale, al Brasile penserò da domani. Sono tranquilla perchè ho raggiunto la qualificazione individuale, lo sarò ancora di più quando ci riuscirà anche la squadra».

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