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Ross Pelligra, il Catania e il 2024 che verrà: «Sarà pieno di soddisfazioni»

Il patron dei rossazzurri: piano triennale per la B e intanto subito il mercato per correggere la squadra

Di Giovanni Finocchiaro |

La rinascita della Catania calcistica, con la vittoria a mani basse del campionato di Serie D, è stato il punto di partenza della gestione Pelligra. Il 2023 ha ridato ai tifosi la certezza della Serie C. Che, adesso, va gestita in un certo modo tra difficoltà, errori commessi, possibilità di rilancio e stabilità economica.

Proprio quest’ultimo punto è stato a lungo discusso in concomitanza con le sconfitte inattese, con il cambio di allenatore, con la continuità di rendimento che non è mai decollata. Lucarelli ha portato ottimismo, un pizzico di entusiasmo e qualche risultato più importante. Sul piano tattico adesso il Catania verticalizza di più anche se manca il finalizzatore principe, considerati gli acciacchi di Di Carmine che il 7 potrebbe rientrare, comunque, a Crotone. Lucarelli ha cambiato qualcosa e per esempio il salto in semifinale di Coppa Italia potrebbe diventare una scorciatoia per i play off.

I concetti da fissare

Lo stesso Pelligra, a fine anno, parlando durante un momento di auguri e anche a Chancebet news ha ribadito concetti già espressi in un periodo non festivo. Ma rimarcarli a fine anno vuol dire rafforzare progetti, idee e convinzioni della proprietà rossazzurra: «Non voglio avere un atteggiamento negativo, dobbiamo metterci cuore e lavorare tanto per ottenere i risultati. Ma non voglio essere l’unico a lavorare tanto».

Un messaggio particolare, il patron, l’ha indirizzato ai tifosi, agli sportivi della città: «Spero in un 2024 con il sorriso e tante soddisfazioni. Mi interessa che la tifoseria mi sia vicina, sento tanto questa vicinanza ma non devo essere l’unico a lavorare duramente. Tutti amiamo vincere, ma è importante lavorare da comunità e che i siciliani capiscano che bisogna mettersi a faticare duramente e tutti insieme».

Il 2023 si chiude con una vittoria di un campionato e con le difficoltà incontrate in C. Ma c’è tanto altro ancora che la società sta cercando di costruire. E non può farlo in pochi giorni. Il centro sportivo a Nesima, per esempio. Senza perdere di vista l’occasione Torre del Grifo. Ma che sia occasione, perché esaminando i prezzi che adesso sono richiesti dall’asta pubblica, il Catania non è interessato a “correre”. Se l’asta andrà deserta, se ci sarà una rimodulazione dei prezzi, è stato detto, allora il gruppo Pelligra potrebbe anche interessarsi ad acquistare e rilanciare. Le parole spese da Lucarelli qualche giorno fa sono indicative: «Occorrono dieci mesi di lavoro, bisogna spendere almeno 10 milioni per ripristinare la struttura. E, in più, ci sono i costi di acquisto, quelli di una gestione che deve essere subito importante». Il Catania, a queste cifre, non pensa di concorrere, ma ha lasciato la porta socchiusa perché se la base d’asta (quasi 29 milioni di euro) dovesse diventare notevolmente più bassa allora ci sarebbe la possibilità di intervento.

L’impegno per Catania e per il Catania

Pelligra ha ribadito il suo impegno per Catania e per il Catania: «Ho letto che qualcuno ha messo in dubbio la nostra consistenza economica, questo particolare mi rattrista perché non corrisponde a verità». Infatti il monte ingaggi conferma come il Catania ha speso fior di quattrini per pagare i calciatori che ha in organico. Poi se parliamo di scelte sbagliate è un altro discorso, ma l’investimento c’è stato. E per il futuro, ancora Pelligra, incontrato giorni fa durante il soggiorno a Catania, ci ha ripetuto: «Stiamo preparando le basi per migliorare la squadra per tentare di fare il meglio possibile». Segno che in campagna rafforzamento, dal 2 gennaio, ci saranno interventi importanti per aggiustare il tiro.

Il mercato che verrà

A parte i nomi che circolano (si sono aggiunti anche quello di Welbeck, ex Catania, centrocampista fuori lista a Catanzaro e del difensore centrale Ivan Kontek, oggi alla Virtus Entella, 8 presenze, ma ex della Ternana) c’è la possibilità di investire su giocatori pronti per scendere in campo visto che il 7 riprenderà il campionato a Crotone e il 24 è in programma l’andata della semifinale di Coppa contro il Rimini. Sarà un 2024 decisivo per programmare il domani del Catania. Lucarelli parla di un progetto B da raggiungere massimo in tre anni ma con un tentativo che va perorato subito. Il mercato di riparazione darà indicazioni importanti in prospettiva. Ma è chiaro che ai play off questa squadra avrà tutta la città al fianco, com’è già accaduto nel recente passato sempre in Serie C.E 20 mila tifosi al Massimino diventano un attaccante aggiunto da doppia cifra, tanto per rendere l’idea. Bisogna sfruttare a piene mani questo vantaggio che tanti altri club non hanno.

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