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Roland Garros, la favola di Cecchinato finisce in semifinale

Di Fabio Russello |

Termina in semifinale la splendida avventura di Marco Cecchinato al Roland Garros, seconda prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento a Parigi. Il 25enne siciliano, numero 72 del mondo, cede al 24enne austriaco Dominic Thiem, numero 8 del ranking Atp e settima testa di serie, con il punteggio di 7-5, 7-6 (12-10), 6-1 in due ore e 17 minuti.

Anche se a Cecchinato non è riuscita l’ennesima impresa, è uscito fra gli applausi scroscianti del pubblico del ‘Philippe Chatrier’ e potrà consolarsi con un balzo in classifica che lunedì lo porterà in 27esima posizione.

Nel suo cammino a Parigi il palermitano ha messo in fila il rumeno Marius Copil (recuperando due set di svantaggio), l’argentino Marco Trungelliti, lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 11 del ranking mondiale e decima testa di serie, il belga David Goffin, numero 9 Atp e ottavo favorito del seeding, e nei quarti il serbo Novak Djokovic, ex numero uno del mondo, oggi 22° della classifica mondiale e 20esimo favorito del seeding, vincitore qui nel 2016 (12 i titoli Slam nella sua bacheca) e finalista nel 2015, 2014 e 2012. Un torneo, il Roland Garros 2018, che ha comunque cambiato la vita del siciliano.

Dopo un break a favore di Thiem al 1° gioco e un contro break di Cecchinato all’ottavo game il primo set è stato deciso da un break sul 5-5, dove il pupillo di Gunther Bresnik ha sciorinato tutto il suo bagaglio tecnico, con rovesci e diritti potenti e precisi, strappando di nuovo il servizio al siciliano che ha il rimpianto di un diritto in rete sul 30 pari. Giocando un 12° game pressoché perfetto (con ace iniziale e stop volley a seguire la seconda palla di servizio sul 30-15) il numero 8 del mondo ha incamerato la prima frazione dopo 46 minuti.

Nel secondo set l’azzurro ha salvato due pericolose palle break prima di ottenere il 3-2, poi turni di battuta rispettati senza particolari problemi fino al tie-break nel quale Thiem è riuscito ad alzare ulteriormente il livello giocando da campione. E’ salito sul 6 a 3 nonostante alcune palle corte di alta scuola del palermitano, che è stato capace di riagganciarlo sul 6-6, procurandosi poi lui a sua volta tre opportunità per pareggiare il conto dei set (7-6, 9-8 e 10-9 e servizio), tutte però cancellate in modo superbo dal rivale, che poi ha piazzato lo sprint decisivo (drop shot e attacco con passante lungo di Ceck) per portarsi avanti di due set.

Un tie-break che ha spostato l’equilibrio, anche e soprattutto sul piano mentale. Tranquillizzato dal doppio vantaggio, Thiem ha lasciato andare ancor più i colpi dettando legge dopo che l’azzurro ha ceduto il servizio nel secondo game del terzo (contro smorzata vincente dell’austriaco, dopo che sul 30-30 la palla corta era rimasta sulla racchetta dell’italiano). Un secondo break (a zero) ha consegnato il 4-0 all’austriaco, che ha ottenuto il 5-0 e poi ha staccato il pass per la finale, dopo aver cancellato anche due chance consecutive del 2-5.

“Sentire il mio nome scandito dal pubblico del Philippe Chatrier è stato magico. Giocavo contro un top ten ed erano tutti per me. Che belli tutti quegli applausi…”. Marco Cecchinato commenta così, in conferenza stampa, la semifinale persa contro Dominic Thiem, numero 8 del mondo: 7-5 7-6 (10) 6-1 il punteggio dopo quasi due ore e mezza.

“Ho fatto match pari per due set con il numero due sulla terra dietro Nadal – sottolinea il 25enne palermitano, capace di riportare l’Italia del tennis maschile in semifinale al Roland Garros e in uno Slam dopo 40 lunghi anni di attesa – Certo, c’è un po’ di rammarico, oggi in tanti erano venuti qui da Palermo. Volevo regalare a tutti una bella impresa”.

Nel corso del torneo era stato capace di eliminare nell’ordine Carreno Busta, Goffin e Djokovic. Non gli è riuscita l’ennesima impresa. “Ora desidero solo staccare un po’ la spina per un paio di giorni e poi tornare a lavorare duro, ammette ‘Ceck’ che, dopo aver vinto il primo titolo Atp in carriera a Budapest ed aver disputato una storica semifinale a Parigi, salità al numero 27 del ranking, oltre a ricevere un assegno di 560mila euro.

“Le emozioni di queste due settimane devo ancora assimilarle, ci vorrà qualche giorno. Vado via con tanti pensieri positivi – spiega il siciliano – Da lunedì sarò nei top 30, vedermi lì con tutti i migliori era il mio sogno da bambino. Ma so che posso ancora crescere, c’è tanto da lavorare”. Negli occhi e nei pensieri c’è ancora la sfida con Thiem.

“Ho avuto le mie chance. Nel primo set ho recuperato il break di svantaggio iniziale, quando forse ho pagato un pò la tensione. Non avevo mai giocato prima sul Philippe Chatrier. La svolta è stato quel tie break infinito del secondo set. Ho avuto tre set point dopo averne annullati altrettanti. Lui però li ha giocati da campione, peccato per quella riga sul rovescio quando ero avanti 8-7. Avessi vinto il secondo set gli avrei messo pressione e la partita ricominciava daccapo. Certo poi ho avuto un calo ad inizio del terzo, ma dopo due ore combattute in quel modo ci può stare. Il livello era altissimo. Ma questa esperienza mi servirà. Mi porto via la consapevolezza di poter fare match alla pari con i più forti. Ora lo se e non mi voglio più fermare”. Già stilato il suo calendario per i prossimi mesi: “Preparerò Wimbledon meglio degli anni passati giocando i tornei sull’erba che lo precedono. Ora la mia classifica mi permette una programmazione di alto livello. Poi ci saranno Umago e Amburgo, altri due tornei sulla terra. Quindi il cemento americano sino agli US Open. E anche su quella superficie – conclude Cecchinato – so di poter dire la mia”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA